Premiaty > IL PRODOTTO DI STAGIONE Settembre 2021

Pere

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Un frutto fra i più diffusi in Italia, con tante varietà che maturano anche in periodi diversi, così da renderlo reperibile al mercato per vari mesi all’anno. Dall’antichità la pera non è mai passata di moda!

Valori nutrizionali

Le pere forniscono circa 35 calorie per 100g, apporto calorico dovuto quasi interamente al contenuto di zuccheri, in maggioranza fruttosio e sorbitolo, motivo per cui sono adatte anche a chi necessita di una dieta ipoglicemica. Sono tra i frutti a più alto contenuto di fibre – naturalmente se mangiate con la buccia – sia solubili (come la pectina), sia insolubili (come la lignina), per questo aiutano a regolarizzare l’intestino e danno un grande senso di sazietà. Le pere sono ricche, inoltre, di vitamina C, vitamina K, calcio, sodio, potassio, rame, fosforo e zinco.

Al contadino non far sapere…

…quanto è buono il… panino con le pere. Che la pera sia un frutto versatile è cosa nota. Il suo accostamento con il formaggio è così famoso da essere diventato un proverbio, ma può rientrare in tantissime preparazioni salate, come appunto i panini. Tagliata a fette e saltata in padella con un po’ di burro si unisce a Gorgonzola o pecorino e insalata per creare un ottimo snack vegetariano, ma è possibile anche aggiungere bacon croccante per rendere la ricetta ancora più sfiziosa.

Le varietà di pera

Esistono circa 5000 varietà di pere nelle coltivazioni sparse per il mondo, alcune molto diffuse, come la pera Williams, altre rare, come la Pericina della provincia di Salerno, che ha rischiato di sparire e che viene tutelata e protetta dalle comunità locali. Il 70% della produzione italiana di pere si coltiva in Emilia-Romagna, tanto che alcune varietà coltivate lì hanno ottenuto il marchio IGP: Abate Fetel, Conference, Decana del Comizio, Kaiser, Max Red Bartlett, Cascade, Passa Crassana, Williams, Santa Maria e Carmen.

Un frutto “mitico”

La pera ha origini antichissime, tanto che si perdono nel mito. La cita Polifemo tra i più pregiati frutti del suo giardino, per conquistare la ninfa Galatea, ed è tra i frutti dell’orto del re Alcinoo, nell’Odissea omerica. Sappiamo che ha origini asiatiche e che da lì è giunta in Grecia, intorno al 600 a. C. In Europa conosce il suo più alto momento di fulgore nel XVII secolo: pare, infatti, che fosse un frutto amatissimo da Luigi XIV e da tutta la nobiltà europea, tanto che in quel periodo si diffusero anche manuali su come affettarla nei modi più eccentrici.

Al caldo e al fresco: i modi migliori per conservare le pere

Al momento dell’acquisto occorre ricordare innanzitutto una cosa: le pere continuano a maturare anche dopo essere state colte. Per questo motivo, se le si vuole consumare subito, è bene sceglierle sode e tenerle a temperatura ambiente, anche semplicemente in un cesto per la frutta. Se invece le si vuole conservare un po’ più a lungo, è possibile tenerle in frigorifero a una temperatura di circa 2°C, avendo l’accortezza di riporle prima in un sacchetto di carta. Se questo è fatto con cura, e non sono ancora troppo mature, è possibile conservarle anche per periodi molto lunghi.