Premiaty > IL PRODOTTO DI STAGIONE Maggio 2022

Basilico

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Il suo profumo ammalia da secoli e oggi è tutelato come un bene prezioso

Ingrediente principe del famoso pesto, il basilico genovese ha ottenuto nel 2008 la Denominazione di Origine Protetta che, come attesta il disciplinare, certifica che le qualità e le caratteristiche di un alimento sono dovute essenzialmente al luogo nel quale è prodotto. Il territorio in cui è coltivato il Basilico Genovese DOP corrisponde all’intero versante marittimo della Liguria, da La Spezia a Ventimiglia. Si distingue dal basilico comune per le foglie medio-piccole (di forma ovale e convessa e di colore tenue), per il maggiore contenuto di oli essenziali, per l’aroma peculiare dovuto alla brezza marina che sempre soffia nelle coste liguri.

Come scegliere il basilico

Poiché si tratta di uno degli aromi usati più di frequente in cucina, l’ideale sarebbe tenere una pianta di basilico sul davanzale o sul balcone, in modo da raccogliere le foglie al momento. Se, però, per i più svariati motivi, si ha la necessità di acquistarlo nella grande distribuzione, ecco alcuni consigli per scegliere la qualità migliore: il colore deve essere sempre brillante e la foglia non deve avere macchie, le foglie devono essere sode e succose, strofinato tra le dita deve rilasciare un aroma ricco e asprigno. Il vecchio trucco di conservare gli steli in un bicchiere d’acqua come si fa con i fiori funziona!

Valori nutrizionali

Il basilico non è solo un delizioso aroma in grado di dare un tocco di gusto anche ai piatti più semplici, è anche una pianta ricca di principi preziosi per la salute. Visto che si usa sempre in piccole quantità, il suo apporto calorico non influisce nelle diete, in ogni caso è davvero basso, appena 23 calorie per 100 g di prodotto fresco. Il basilico è ricco di acqua e di potassio, mentre è molto povero di sale. Contiene tutte le vitamine del gruppo B, vitamina C e notevoli quantità di ferro, magnesio, calcio, fosforo e zinco. Consumato al naturale o in tisana è un ottimo aiuto per la digestione lenta e difficoltosa.

Il pesto perfetto

Il basilico è l’ingrediente principale di un condimento per la pasta tanto famoso quanto buono: il pesto genovese. La ricetta, apparentemente molto semplice, è così preziosa che è stato creato anche un Consorzio del Pesto Genovese. Il vero pesto si fa con questi 7 ingredienti: Basilico Genovese DOP, olio d’oliva della riviera ligure, Parmigiano Reggiano DOP, Pecorino DOP, pinoli, aglio e sale. Per non compromettere l’aroma degli ingredienti, il pesto andrebbe fatto esclusivamente in un mortaio di marmo con un pestello di legno. Il segreto per valorizzare al massimo le foglie di basilico è lavarle in acqua fredda e lasciarle asciugare su un panno pulito prima di pestarle.

Una pianta regale

Il basilico è originario dell’India, dove veniva coltivato già 5000 anni fa ed era una pianta venerata, utilizzata soprattutto per le sue proprietà medicinali. Intorno al 350 a.C. Alessandro Magno lo portò in Grecia e da lì arrivò in Italia, dove da subito incontrò un clima adatto alla sua coltivazione. Il nome deriva dal latino medievale basilicum, dal greco basileus, cioè “re”; pare infatti che fosse usato per produrre profumi per i monarchi. Gli antichi romani la ritenevano una pianta magica e sacra a Venere, non a caso Plinio scrisse che i suoi semi erano potenti afrodisiaci e ancora non molti anni fa i contadini lo somministravano agli animali nel periodo della monta