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Anice

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È forse una delle spezie più versatili, adatta ai più svariati usi in cucina e non solo: ecco l’anice.

Ottimo in un semplice infuso, perfetto per aromatizzare piatti dolci e salati, ideale per realizzare bevande o liquori digestivi, questo piccolo seme sprigiona un aroma intenso e irresistibile.

L’anice vero e proprio è l’anice verde, noto anche come anice comune. Si ottiene dai semi maturi di una pianta appartenente alla stessa famiglia del finocchio, dell’aneto e del cumino, la Pimpinella anisum.

L’anice verde ha una storia millenaria, lo usavano già gli antichi Egizi, non solo per aromatizzare i piatti, ma anche come rimedio per tutti i mali legati all’apparato digerente. Anche i Greci e i Romani apprezzavano questa spezia e ne facevano largo uso.

L’anice raggiunse la sua massima fama nell’Ottocento, era infatti uno degli ingredienti alla base del famoso Assenzio, il liquore amato e bevuto da tutti gli artisti del Romanticismo. Il poeta Charles Baudelaire lo cita perfino nelle sue poesie.

Oggi l’anice verde si coltiva in tutto il bacino del Mediterraneo, in Cina, in India e nel Medio Oriente. In Italia non è raro vedere la pianta dell’anice crescere spontaneamente, soprattutto in Sicilia, dove le condizioni climatiche sono particolarmente favorevoli alla sua diffusione.

La raccolta dell’anice avviene manualmente e i suoi semi vengono fatti essiccare all’ombra per preservarne tutte le caratteristiche organolettiche.

In commercio troviamo altri due tipi di anice, sebbene si ottengano da piante completamente diverse: il bellissimo anice stellato e l’esotico anice pepato.

L’anice stellato è originario della Cina e di alcune zone dell’Asia orientale; ha una caratteristica forma a stella a otto punte, da cui il nome. Si ottiene raccogliendo i frutti di un albero sempreverde che cresce nelle regioni con un clima subtropicale. I frutti maturi vengono raccolti ed essiccati al sole o in speciali essiccatoi. Può essere utilizzato intero, per estrarre il suo aroma durante la cottura o per decorare i piatti, oppure può essere macinato al momento dell’uso, per preservarne tutto l’aroma. Ha un sapore più dolce rispetto all’anice verde, con sentori di liquirizia.

L’anice pepato si ottiene da una pianta (Xanthoxylum piperitium) che cresce in Cina, Corea e Giappone. È il meno noto tra i tre tipi di anice che possiamo trovare sul mercato, anche perché, rispetto al verde e allo stellato, è molto più difficile da abbinare ai piatti della nostra cucina. Ha, infatti, un sapore molto forte, quasi piccante, e un aroma persistente.