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Mendoza, primavera tra le vigne argentine 

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Immaginatevi al tramonto, con la Cordigliera delle Ande all’orizzonte, cavalcare verso un falò dove vi aspettano una bottiglia di rosso Malbec e una griglia accesa per l’asado. Un sogno che si realizza a Mendoza

Era il 1561 quando il capitano spagnolo Pedro del Castillo fondò la città di Mendoza, ai piedi delle Ande, non troppo distante da quello che sarebbe stato poi il confine tra Argentina e Cile. Distrutta trecento anni dopo da un terribile terremoto, con la rinascita Mendoza iniziò ad attrarre tanti migranti europei, soprattutto italiani (ancora oggi, oltre la metà degli abitanti di Mendoza ha radici nostrane), che portarono con sé la passione per il vino e le loro competenze di viticoltori. Un’attività che ha segnato la storia di questa terra, dove oggi si possono trovare oltre mille bodegas, aziende vinicole disseminate lungo la Ruta del vino, la Strada del vino di Mendoza, a presiedere le diverse zone vinicole della regione, come Maipú, Luján de Cuyo e Valle dell’Uco. Una vocazione che ha fatto entrare Mendoza nel novero delle Grandi Capitali del Vino, con altre dieci città nel mondo. In questo scenario sono centinaia le cantine aperte al pubblico, da scoprire muovendosi in bici o a cavallo tra i vigneti, o ancora a bordo del Wine Bus dal quale salire e scendere a piacere lungo il percorso per visitare le realtà più interessanti. Durante questi tour è possibile scoprire tutti i segreti del vino locale, il Malbec principalmente, visitare i vigneti, conoscere il processo produttivo e degustare le migliori bottiglie, ma anche godersi una sosta di gusto nei tanti ristoranti di alta cucina ospitati all’interno di queste strutture, e non solo. Negli ultimi anni, infatti, Mendoza si è distinta anche come meta per un turismo gastronomico non legato esclusivamente al vino. Ad oggi sono oltre 4800 gli indirizzi gastronomici con 17 ristoranti citati nella Guida Michelin 2024 (unica città argentina inclusa assieme a Buenos Aires), con ben quattro insegne stellate.

Ritmi lenti all’ombra della Cordigliera

Vitigni, dunque. A perdita d’occhio. Ma le bellezze naturalistiche di Mendoza e del suo territorio non si esauriscono qui. A rendere questa regione speciale, prima di tutto c’è il clima, con 300 giorni di sole all’anno. E poi la natura incontaminata, con la Cordigliera delle Ande che si staglia imponente sullo sfondo, e il Cerro Aconcagua, che con i suoi 6960 metri e più di altezza è la cima più elevata dell’emisfero australe e del continente americano. E ancora i tanti parchi naturali, i canyon e i fiumi da scoprire con trekking organizzati o avventurose giornate di sport. Quando la voglia di avventura è soddisfatta, si può iniziare a godere dei ritmi lenti di questa terra, visitando la città di Mendoza, a partire da Plaza Independencia, la più grande in città. All’ombra delle sue palme danno spettacolo gli artisti di strada, mentre di frequente sono organizzati mercatini di tipicità locali. Tutti i luoghi simbolo della città si trovano qui attorno, e da qui parte il Paseo Sarmiento, strada pedonale ricca di negozi e locali. Imperdibile una passeggiata nel verde del Parque General San Martín, dove incontrare la Fontana dei Continenti con i suoi magnifici giochi d’acqua, El Rosedal, con oltre 40 varietà diverse di bellissime rose, la Collina della Gloria con il suo monumento dedicato all’Esercito delle Ande e la sua vista panoramica. Quando cala la notte, poi, tutti a ballare e fare festa nella vivacissima Calle Villanueva Aristides.


Mangiare come un gaucho

Per lo stesso motivo per cui la zona di Mendoza produce ottimi vini, qui crescono abbondanti anche frutta e verdura. L’eccezionale irradiazione solare, l’assenza di umidità, e la disponibilità di cristalline acque di montagna sono alla base di un’agricoltura florida, che i locali, da buoni discendenti di famiglie italiane, trasformano volentieri in conserve e sughi. La cucina è caratterizzata da alcune pietanze iconiche, come le empanadas, celebri fagotti di pasta ripieni di carne, o di cipolla, olive e uova sode. Da non perdere l’asado, antica tecnica di cottura che prevede una grigliatura lenta alla brace di vari tipi di carne, la stessa utilizzata dai gauchos della Pampa. Varie le cantine che, col calare della notte, accendono falò all’aperto e invitano i loro ospiti a vivere un’esperienza da vero mandriano mangiando asado tutti assieme attorno al fuoco. Meno noti, ma non per questo meno golosi, il locro, sorta di stufato brodoso con carne e verdure, e l’humita en chala, una pasta di mais cotta o tostata nelle sue stesse foglie. Si chiude con un avvolgente dulce de leche, una crema dolce a base di latte e zucchero, vera coccola capace di far tornare bambino anche il gaucho più indomito.

10 cose da fare a Mondoza in una settimana

  1. Trascorrere una giornata come un gaucho grazie ad agenzie specializzate in esperienze autentiche
  2. 
Immergersi nelle calde acque delle Terme di Cacheuta, sulle rive del fiume Mendoza
  3. Rilassarsi a Potrerillos, oasi di pace con un lago
  4. Fare trekking nel Parque Provincial Aconcagua
  5. Ammirare Puente del Inca le cui rocce sono disegnate da incredibili sfumature, antica strada Inca, oggi Patrimonio mondiale Unesco
  6. Restare incantati di fronte al Monumento del Cristo Redentore delle Ande: alto 7 metri, eretto nel 1904 a più di 3800 metri, sul confine col Cile
  7. Fare rafting nel Canyon dell’Atuel tra rocce dai nomi evocativi: Elefante, Mendicante, Lucertola…
  8. Fare il bagno nel vino in una delle tante strutture che propongono trattamenti di vinoterapia
  9. Attraversare il confine con il Cile per scoprire la città di Santiago
  10. Lasciarsi affascinare dagli scenari estremi di Uspallata, location del film Sette anni in Tibet

Info utili

In aereo: Dall’Italia si raggiunge Buenos Aires con un volo diretto da Roma (14 ore circa.); da lì un aereo porta in due ore a Mendoza.
In auto
Dalla capitale si percorre in auto la Ruta Nacional 7, il “corridoio bioceanico” che attraversa l’Argentina da est a ovest.

In treno e bus:
Il servizio ferroviario collega Mendoza ad alcune località vicine. Il sistema di autobus (STM; stmendoza.com) copre l’intera area con oltre 40 linee. Per scoprire la città è utile il City Buz Mendoza: si può salire e scendere a proprio piacimento, costruendo il proprio itinerario. Informazioni turistiche: www.argentina.gob.ar/transporte

Shopping

Impossibile tornare a casa senza qualche bottiglia delle cantine più interessanti della regione, da visitare o acquistare in città. Assieme alle storiche Zuccardi, Catena, Norton, Alamos, Rutini ci sono le “emergenti” Mascota, Aleanna e Matervini. In città, immancabile un giro al Mercado Central, dove dal 1883 si trova ogni prelibatezza tipica.

Dove dormire

Fuxia hostel: Ostello dal clima giovane e conviviale, in centro. Posto letto in camerata da 9000 pesos (10 euro ca.) a persona 
25 de Mayo 1768, Mendoza
www.instagram.com/fuxiahostels

Alpasion Lodge:
Glamping di lusso tra i vigneti. Da 41.500 pesos (450 euro ca) a camera
Los Arboles de Villegas, Mendoza
alpasion.com

Entre Cielos:
Elegante e moderna struttura tra i vigneti. Da 630.000 pesos (680 euro ca.) a notte 
Guardia Vieja 1998, Lujan de Cuyo, Mendoza
entrecielos.com

Dove mangiare

Azafrán:
Stella Michelin, contemporaneo con prodotti locali. Menu da 75.000 pesos (80 euro ca.)
Sarmiento 765, Mendoza
azafranresto.com

Casa Vigil:
Azienda vinicola ispirata alla Divina Commedia, ristorante stellato Michelin e sostenibile. Menu degustazione da 66.000 pesos (71 euro ca.)
Videla Aranda 7008, Maipú, Mendoza
universovigil.com

Piedra Infinita Cocina:
Struttura avveniristica in un contesto lunare, presso una delle cantine migliori al mondo. Menu degustazione con abbinamento vini da 15.600 pesos (168 euro ca.)</CorpoTesto></BoxInfoUtili></Root>