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L'agrume dalle mille doti: il mandarino

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Ma anche clementina e mandarancio: una coccola che ci si può cincedere sempre, per rinfrescare il palato e arricchire i nostri piatti

 

PICCOLO FRUTTO, GRANDI PROPRIETÀ

I mandarini sono tra gli agrumi con il maggior contenuto di zuccheri. Le loro calorie, infatti, si aggirano attorno alle 72 per 100 g. Contengono l’80/90% di acqua, piccole quantità di zuccheri (in prevalenza fruttosio), buone dosi di sali minerali, come potassio, calcio e zinco, fibre, acido citrico e notevoli quantità di vitamina C e flavonoidi (esperidina). Il mandarino contiene bromo, sedativo del sistema nervoso centrale, per questo motivo può essere utile consumarlo alla sera per conciliare il sonno.

QUANTE VARIETÀ

Il mandarino, come tutti gli agrumi, appartiene al genere Citrus della famiglia delle Rutaceae. Sotto il nome comune di “mandarino” si racchiudono c non solo molte varietà dello stesso frutto, ma anche gli ibridi, come mandaranci e clementine. I frutti del mandarino hanno una buccia sottile che si stacca con facilità e sono ricchi di semi. Clementine e mandaranci hanno il pregio di contenere pochi semi e per questo sono molto apprezzati sulle nostre tavole. La varietà più coltivata in Italia è l’Avana, o mandarino comune. Molto diffuso è anche il tardivo di Ciaculli, dal nome della località palermitana dove si produce.

L'INGREDIENTE SALATO CHE NON TI ASPETTI

Il limone non è l’unico agrume che si accorda con facilità alle preparazioni salate. Anche il mandarino, con la sua dolcezza, nasconde caratteristiche che lo rendono un prezioso alleato nella realizzazione di antipasti, primi e secondi. Si può usare per preparare una gustosa tartare di salmone e finocchio da servire come antipasto. Il suo succo, unito a un po’ di panna e aromi e fatto saltare in padella, diventa un condimento perfetto per i tagliolini o le fettuccine. Infine, il pollo al mandarino non ha nulla da invidiare all’anatra all’arancia.

GLI IBRIDI

Mandarancio e clementina sono entrambi frutti ottenuti dall’incrocio tra mandarino e arancio. Il mandarancio ha una buccia molto spessa, mentre quella della clementina è sottile. I frutti sono molto dolci e succosi, generalmente privi di semi. Il mapo si ottiene dall’ibridazione di mandarino e pompelmo, per questo la sua polpa ha un caratteristico gusto dolce-amaro. Oltre a essere consumato fresco, si usa per la produzione di succhi e bibite.

I MANDARINI IN PASTICCERIA

Marmellate, bucce candite, composte... pensando ai mandarini in pasticceria vengono subito in mente queste golose e utili preparazioni. Tuttavia sono innumerevoli le ricette dolci meno classiche in cui cimentarsi. Con le clementine, ad esempio, è possibile realizzare una gustosa mousse da utilizzare insieme al pan di Spagna per creare una scenografica torta a strati. I mandarini tagliati a fette, immersi nella tempura, fritti e ricoperti di zucchero, daranno vita a un dessert inaspettato e delizioso.