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  • Premiaty > BENESSERE Gennaio 2018

    Minestrone di verdure invernali con pasta senza glutine e parmigiano

    4 persone 15 minuti 3 minuti
      Ingredienti

    400g di sedano rapa

    400g di topinambur

    4 carote

    2 spicchi d'aglio

    1 porro

    2 coste di sedano

    250g di foglie di cavolo verza

    80g di saghetti senza glutine

    1,5l di brodo vegetale o di pollo

    50g di Parmigiano Reggiano Dop a scaglie

    1 peperoncino

    olio extravergine di oliva

    sale e pepe

    Procedimento

    1. Mondate le carote e il sedano e tagliateli a rondelle. Spellate il sedano rapa e i topinambur e tagliateli a cubetti. Sbucciate l’aglio e affettatelo sottilmente. Mondate e affettate la parte bianca dei porri, sciacquandoli bene sotto acqua corrente. per eliminare gli eventuali residui di terra. Lavate le foglie di verza e tagliatele a striscioline non troppo sottili.
    2. In un tegame grande scaldate 2-3 cucchiai d’olio e fate imbiondire i porri con le fettine d’aglio e il peperoncino. Fateli cuocere per circa 5 minuti a fiamma dolce, facendo attenzione che non scuriscano. Unite le altre verdure e fate insaporire bene, mescolando, per circa 7-8 minuti. Unite il brodo e portatelo a bollore.
    3. Abbassate la fiamma e proseguite la cottura per 15 minuti con il coperchio semichiuso, finché le verdure saranno cotte. Assaggiate e regolate di sale e pepe e, se preferite il minestrone più liquido, aggiungete altro brodo o acqua calda.
    4. Spezzate gli spaghetti riducendoli a una lunghezza di 3 cm circa e uniteli al minestrone. Fate cuocere per il tempo di cottura della pasta e spegnete. Dividete il minestrone in 4 piatti e servitelo ben caldo con le scaglie di parmigiano e una spolverizzata di pepe.

    L’ingrediente

    Il topinambur è un tubero molto simile alla patata, noto anche come rapa tedesca o carciofo di Gerusalemme. Aggiunto a zuppe e vellutate dona cremosità e un gusto particolare, e inoltre è ricco di benefici: rafforza le difese immunitarie, ha proprietà disintossicanti, accelera il metabolismo e combatte la stanchezza psicofisica. Può essere consumato sia crudo che cotto e, insieme alla patata dolce e alla manioca, fa parte dei cosiddetti “tuberi della salute”.