Premiaty > ITINERARIO Giugno 2023

Magica, selvaggia Cornovaglia

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Un’insolita meta gourmet all’estremo sud dell’Inghilterra, dove l’oceano è protagonista sia del panorama sia in cucina

Un tempo pasto tipico dei minatori, il Cornish pasty è oggi il piatto simbolo della Cornovaglia. Conforto nei momenti di particolare fatica, è un piccolo pasticcio di pasta sfoglia ripieno di manzo, patate e rape che veniva consumato ore dopo essere stato preparato, riscaldato in un secchio di rame al calore di una candela. I bordi del fagottino venivano arricciati proprio per facilitarne la presa e assicurarsi che il contenuto non venisse contaminato dal contatto con il rame. Una volta consumato il ripieno, questo strato più spesso veniva gettato e la leggenda vuole che a mangiarselo fossero i knockers, folletti dispettosi che vivono nelle miniere. Impossibile non assaggiarne uno durante un tour della regione: ogni borgo ne propone la sua versione ed esiste un’associazione, la Cornish Pasty Association, che ne promuove la diffusione. Per capire l’importanza di questo piatto però basti pensare che durante le principali partite di rugby locali, un pasticcio gigante viene sospeso sopra la barra prima dell’inizio come segno di buon augurio.

Pirati, maghi e santi

Coste frastagliate battute dal vento e bagnate dall’oceano. Vaste campagne verdeggianti e minuscoli villaggi di case basse, dove trovare sempre un pub per fermarsi a bere una pinta in compagnia. La Cornovaglia, regione che si trova all’estremità sud-occidentale dell’Inghilterra, è da sempre una terra selvaggia dove le storie dei pirati si intrecciano con miti e leggende. Come quella di re Artù, concepito nel castello di Tintagel, del quale oggi resta un affascinante rudere a picco sul mare, da visitare assieme alla vicina grotta di Merlino. Altra tappa d’obbligo è St Ives, località balneare che durante la stagione estiva diventa il cuore della vita mondana, tra barche a vela, ristorantini e turisti. Suggestiva poi la visita a St Michael’s Mount, isolotto coronato da un castello e collegato alla terraferma solo con la bassa marea. E sì, il legame con la francese Mont Saint-Michel è diretto: oltre all’analogia geografica, infatti, la leggenda vuole che l’arcangelo Michele sia apparso proprio qui a un gruppo di Benedettini che proveniva dall’isola normanna e i monaci costruirono in suo onore un’abbazia trasformatasi nei secoli in maniero. Altra peculiarità della Cornovaglia è il clima temperato che rende questa terra un paradiso per gli amanti del giardinaggio. E se proprio sull’isola di St Michael’s Mount è possibile incontrare piante subtropicali, decisamente insolite a questa latitudine; da vedere sono anche le avveniristiche cupole dell’Eden Project, complesso costruito in una ex cava dove è custodita addirittura una foresta pluviale. Splendidi, infine, i Giardini Perduti di Heligan, con le loro sculture vegetali create dall’uomo e modificate dalla natura.

La zuppa del giorno

E se le spiagge – come Porthcurno Beach o Kynance Cove, il panorama più fotografato della regione – sono tra le mete principali, soprattutto in questo periodo dell’anno, granchi, crostacei e pesce fresco rappresentano la base della gastronomia locale. Da provare la tipica fish pie, tortino di pasta sfoglia ripieno di pesce, patate, uova, cipolla e formaggio. Sempre ottimo poi il classico fish and chips, anche se la cosa migliore per gustare il pescato fresco nei pub o nelle locande della costa, è fidarsi degli esperti e ordinare la zuppa del giorno, onnipresente nei menu. Per chi invece preferisse i formaggi, la Cornovaglia riserva una sorpresa: il Kern, incoronato nel 2017 come miglior formaggio al mondo dai World Cheese Awards, che all’assaggio sprigiona note burrose e caramellate. Da provare anche lo Yarg, le cui forme sono avvolte nelle ortiche per conferirgli un sentore di limone e una sensazione cremosa. Un’usanza alla quale è impossibile sottrarsi, poi, è quella del Cornish cream tea, variante del classico tè inglese, dove gustare scones con clotted cream e marmellata: un’esperienza che è possibile vivere praticamente in ogni sala da tè, ristorante e hotel della regione. Da provare infine il famoso gelato Cornish, nella tradizionale versione al fior di latte, eccellente grazie all’utilizzo del pregiato latte locale. Il più buono? Quello di Jelbert’s a Penzance: serve un solo gusto tutto l’anno ed è un punto di riferimento per i golosi locali. 

A tutta birra

St Austell Brewery è il più antico birrificio a conduzione familiare della Cornovaglia rimasto indipendente. Fondato nel 1851, è una sosta obbligata in un tour gourmet. Così come i tanti pub lungo la strada: tra i più famosi il Rashleigh Inn di Polkerris, a due passi dal mare. E se la birra da queste parti è storia e cultura, rappresenta anche un importante aggregatore sociale, come fa la Cornish Crown Brewery, sulla collina che domina la baia di St Michael’s Mount. La tap room, aperta di recente in un minuscolo villaggio, è nata proprio come punto d’incontro per i pochi abitanti del paese che prima non avevano dove trovarsi: oggi siedono a bere in compagnia, condividendo il cibo portato da casa in un clima di convivialità antica.

Il tè delle cinque

In Cornovaglia si trova l’unica piantagione del Paese di tè. Porta avanti l’impresa dal 2005 Evelyn Boscawen, visconte di Falmouth e nipote di quel Charles Gray al quale dobbiamo dal XIX secolo il celebre tè Earl Grey: secondo la leggenda fu il primo occidentale a cui vennero regalate le preziose foglie aromatizzate al bergamotto come ringraziamento per aver salvato la vita a un Mandarino. Oggi si può visitare la tenuta di Tregothnan e creare la propria miscela.

10 cose da fare in Cornovaglia in una settimana

  1. Esplorare i pittoreschi villaggi costieri, come Newquay, Portloe, Porthleven
  2. Percorrere gli itinerari del Paesaggio minerario della Cornovaglia e del Devon occidentale, Patrimonio dell’Umanità
  3. Sedere nella platea di un antico teatro a picco sul mare tra le rovine del Minack Theatre
  4. Sentirsi in un film a Port Isaac, paese di pescatori set di pellicole e serie tv (come L’erba di Grace)
  5. Imparare a fare surf a Polzeath o Porthleven
  6. Andare a caccia di fantasmi nelle località più infestate della Gran Bretagna, come Penzance
  7. Fare un viaggio nel tempo a Mên-an-Tol sito megalitico della curiosa pietra forata attorno alla quale sono nate leggende e storie misteriose
  8. Restare affascinato dalla brughiera di Bodmin
  9. Lasciarsi ammaliare dal Museo delle Streghe di Boscastle
  10. Raggiungete la fine della terra, Land’s End dove lo sguardo si apre ad abbracciare l’oceano Atlantico

Info Utili

In aereo e in treno: l’aeroporto di riferimento per chi arriva dall’Italia è quello di Bristol (2 ore dalla zona più a nord della regione). Dall’aeroporto è possibile raggiungere la stazione di Bristol Temple Meads con una navetta: ogni giorno partono treni in direzione di Penzance con fermate intermedie nelle principali cittadine della Cornovaglia. Il viaggio dura circa 5 ore. www.bristolairport.co.uk

In pullman: la National Express collega la stazione centrale di Bristol alle principali cittadine della Cornovaglia.
www.nationalexpress.com/it

Shopping: a Truro, capoluogo della regione, un bel negozio dove trovare prodotti locali provenienti esclusivamente da artigiani della zona è il Great Cornish Food Store, supermercato indipendente premiato più volte per la qualità dell’offerta. Lungo la strada cercate anche uno dei panifici Rowe dove gustare ottimi Cornish pasty. greatcornishfood.co.uk rowesbakers.co.uk

Dove dormire:

The Staghunters Inn: tipica locanda inglese con un ottimo pub e una decina di camere per la notte. Doppia da 59,50 £ (67 euro ca.) a notte. Brendon, Lynton North Devon EX35 6PS www.staghunters.com

The Wilcove Inn: un gastropub con possibilità di soggiorno, affacciato sull’acqua in un contesto naturale di grande fascino. Doppia: 130 £ (147 euro ca.) Pengelly Hill Plymouth thewilcoveinn.com

The Bodmin Jail: una ex prigione edificata nel 1779 e trasformata oggi in un boutique hotel extra lusso. Doppia da 264 £ (300 euro ca.) Scarlett’s Well Rd, Bodmin www.bodminjailhotel.com

Dove mangiare

Admiral Benbow: Pub e ristorante, gli interni sono arredati come la nave dell’Isola del tesoro di Stevenson. Si cena con 20 £ (22 euro ca.) 46 Chapel Street, Penzance www.facebook.com/admiralbenbowpz

Fern Pit Café: per un pranzo in riva al mare a base di pescato freschissimo in un ambiente informale. Si mangia con 10 £ (11 euro ca.) Porthcurnick Beach, Portscatho www.hiddenhut.co.uk

Paul Ainsworth at No.6: ristorante stellato Michelin dove la tradizione incontra la creatività. Menu degustazione a 145 £ (164 euro ca.) 6 Middle St, Padstow www.paul-ainsworth.co.uk