Premiaty > IL PRODOTTO DI STAGIONE Febbraio 2018

Fiore di marzo

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Apparentemente "scontroso" per via delle spine di alcune varietà, il carciofo è in realtà un vegetale da amare fin dal primo assaggio. Riccco di ferro, vitamine e fibre, ci regala anche un ventaglio di proprietà nutrizionali unico.

La primavera si avvicina. E insieme a piselli, taccole e fragole, sui banchi di frutta e verdura fanno il loro ingresso i carciofi, vegetali che a prima vista ricordano quasi i fiori che in questo mese iniziano a punteggiare i nostri prati.
Particolarmente versatili, in cucina riservano molte sorprese. La maggior parte di voi li avrà certamente gustati fritti (magari alla giudia, la tipica preparazione romana) o nel risotto, ma i carciofi non vanno sottovalutati: provateli anche trifolati, crudi in insalata o come ripieno di strudel saporiti. Non dimentichiamo, poi, che sono ricchi di proprietà benefiche.

Uno vale l'altro

Non tutti i carciofi sono uguali. Si distinguono principalmente per la presenza o meno delle spine. Quelli spinosi hanno forma affusolata, sono quasi sempre di un colore verde brillante e il loro gusto è particolarmente deciso (sono ottimi, per esempio, mangiati crudi). I carciofi senza spine sono invece tondeggianti, spesso hanno sfumature violacee e si caratterizzano per un sapore più delicato (sono perfetti per essere farciti). In cucina vi consigliamo di utilizzare anche i gambi, spesso scartati a favore del cuore del vegetale ma molto gustosi.

Un goccio di limone

La pulizia dei carciofi dipende dalla ricetta che si vuole preparare, ma in generale, prima di procedere, è bene indossare un paio di guanti per evitare di ritrovarsi poi con le mani scure. Eliminate subito le spine, poi i primi due o tre strati di foglie. Con uno spelucchino pulite quindi il fondo ed eliminate la barbetta interna.
Se li volete cuocere interi, scavate al centro in modo da eliminare anche le piccole foglie appuntite interne; se invece volete cucinarli a spicchi, tagliateli e puliteli all’interno. Mondate infine il gambo eliminando la parte più esterna. Un altro accorgimento generale è quello di preparare una ciotola di acqua acidulata con succo di limone in cui immergere i carciofi appena tagliati: questo eviterà che anneriscano.

 

Un pieno di ferro e vitamine

I carciofi contengono molte fibre, importanti per il funzionamento dell’intestino, e sono un’ottima fonte di sali minerali tra cui potassio, magnesio, sodio, fosforo e calcio. Contengono ferro e rame, che aiutano l’organismo nella produzione delle cellule del sangue, vitamine C, B e K, utile, quest’ultima, per prevenire l’osteoporosi. Contribuiscono alla buona salute di fegato e reni (grazie alla cinarina, un ponifenolo) e sono utili per equilibrare il livello di zucchero nel sangue (per questo sono adatti anche per chi soffre di diabete). Betacarotene e luteina in essi contenuti sono amici della vista. I carciofi, infine, concorrono a diminuire il colesterolo cattivo (aumentano invece quello buono), sono anche diuretici, depurativi e antiossidanti.

L'acqua della salute

L’avreste mai detto che anche l’acqua di cottura dei carciofi fa bene? È ricca di fibre e sali minerali. Potete utilizzarla come base per cucinare una minestra di verdure, ma è ottima anche per cuocere il risotto (al posto del brodo). Per questi scopi è bene cuocere i carciofi interi, con anche le brattee esterne, le foglie e il gambo. Potete anche arricchirla con altri ingredienti come i semi di finocchietto, lo zenzero o la menta. Se preparata con le foglie in infusione, potete ottenere una calda tisana, utile per eliminare le tossine e riattivare la circolazione sanguigna.