Premiaty > VIVI SOSTENIBILE Luglio 2023

Estate al mare

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Come comportarsi in caso di animali marini feriti o spiaggiati, come meduse, stelle marine e tartarughe? Ecco alcune semplici regole di comportamento da mettere in atto per contribuire alla loro salvezza

Passeggiando in riva al mare o nuotando può capitare di imbattersi in animali di cui non sempre conosciamo le abitudini. L’ambiente marino è il loro habitat, perciò non vanno disturbati, se non sono in difficoltà. Nel caso in cui, invece, siano impigliati, feriti o spiaggiati, il comportamento più corretto per la loro salvaguardia varia a seconda della situazione.

Le meduse

Rispetto agli anni passi si incontrano più meduse, soprattutto a causa dei cambiamenti climatici, che portano specie tropicali nelle acque del Mediterraneo; a questo si aggiunge lo sfruttamento eccessivo degli stock ittici: si pescano troppi pesci legati all’equilibrio della catena alimentare.

Le meduse sono animali marini invertebrati che si nutrono di plancton – mantenendone sotto controllo la presenza –, favoriscono l’ossigenazione delle acque e rappresentano il principale nutrimento di alcune specie chiave della catena alimentare.

Se ci si imbatte in una medusa, è bene non avvicinarsi troppo e spostandosi bisogna tenere conto delle correnti che potrebbero spingerla verso di noi. Appena si è in sicurezza, avvertite anche gli altri bagnanti per evitare inconvenienti.

La medusa non va mai prelevata e portata fuori dall’acqua, perché significherebbe condannarla a morte certa, oltre a essere un’azione sanzionabile dall’articolo 544 ter del Codice penale sul maltrattamento degli animali. Se si osservano una o più meduse spiaggiate o lasciate sul bagnasciuga, si può provare a ricollocarle in acqua con un retino.

Se ci si imbatte in uno sciame di meduse piuttosto numeroso in una determinata spiaggia, va contattata la Capitaneria di porto al numero di telefono 1530, che deciderà come intervenire.

Non tocchiamo le stelle marine

Per la forma e per le singolari colorazioni del corpo, le stelle marine sono considerate fra gli invertebrati più belli e attraenti della fauna marina.

Non vanno mai toccate perché sono molto delicate e le dita dell’uomo possono danneggiare le loro piccole strutture esterne e interne, determinandone la morte. Col contatto, inoltre, si può eliminare dal loro corpo il naturale muco di autodifesa, lasciandole così in balia di attacchi batterici che possono causare loro infezioni. Seppure presa con accortezza e poi rigettata in acqua, magari dopo una foto, la stella marina ingloberà una quantità d’aria che potrebbe compromettere il suo delicato sistema idraulico, impedendole di respirare sott’acqua.

Tuteliamo le tartarughe

Quando si incontra una tartaruga marina in acqua non va inseguita e non le va tagliata la strada con la barca. Se sembra sofferente, o sanguina, o è avvolta da pezzi di rete o lenze, bisogna avvicinarsi lentamente e prenderla senza utilizzare strumenti affilati. Subito dopo bisogna contattare la Capitaneria di porto al numero 1530. Se si avvista una tartaruga in spiaggia mentre depone le uova, va avvertito il più vicino Centro di recupero tartarughe marine.