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BARGA, nel verde della Garfagnana

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Se siete tra quanti in estate ricercano il fresco della montagna e la buona tavola, a una manciata di chilometri dalle coste versiliesi questo angolo nascosto di Toscana vi aspetta per darvi grandi soddisfazioni

BARGA

Grande foresta. È questo che significa la parola “Garfagnana”, l’isola verde della Toscana, cuore verace della regione stretto tra le Alpi Apuane e l’Appennino, così vicino alla vivacità cittadina di Lucca e Pisa e alla mondanità della Versilia, e al contempo così lontano da tutto. A regnare qui è la natura. Sono gli strapiombi vertiginosi, i corsi d’acqua indomabili, i faggi che si arrampicano sulle pareti rocciose e i castagni che crescono selvaggi. Gli stessi che per secoli hanno sfamato – e lo fanno ancora oggi – gli abitanti della zona, che hanno adottato la castagna come base della propria cucina. C’è la polenta di neccio, prima di tutto, fatta di sola acqua e di farina di castagne, che viene proposta nell’abbinamento più classico con gli ossi di maiale bolliti, con formaggi freschi, preparata fritta o abbrustolita sulle braci, ma buona anche a colazione inzuppata nel latte. Necci si chiamano anche i dolcetti tipici della zona, sorta di crêpes morbide arrotolate e farcite con la ricotta fresca, o, ancora, c’è la torta di neccio, in cui alla farina di castagne si aggiungono frutta secca e rosmarino. Tutto questo da realizzare rigorosamente con la farina di neccio della Garfagnana DOP, prodotta a partire da castagne raccolte a mano, essiccate per quaranta giorni in strutture di legno e pietra riscaldate da un fuoco alimentato esclusivamente con legna di castagno, quindi macinate nei vari mulini ad acqua che è ancora possibile ammirare nella zona.

Il nido di Pascoli

Per arrivare a Barga basta seguire la strada che da Lucca raggiunge la Garfagnana. Già a pochi chilometri dalle porte del borgo la prima traccia nella quale ci si imbatte è tra le più suggestive: con i suoi 90 metri di lunghezza e la sua curva spericolata, il Ponte del Diavolo segna il cammino verso il piccolo centro abitato dall’anno Mille. Il ponte è stato eretto per volere di Matilde di Canossa, ma nella sua costruzione ci ha messo chiaramente lo zampino l’immancabile Belzebù. Ci troviamo esattamente a Borgo a Mozzano, il primo paese dalla Valle del Serchio, e proseguendo per una ventina di chilometri si raggiunge Barga. “Cittaslow”, tra i borghi più belli d’Italia e bandiera arancione del Touring Club Italiano, questo grazioso paesino ce le avrebbe tutte per attirare l’attenzione del turismo di massa, che invece lo ignora lasciandone la scoperta solo ai più accorti e attenti viaggiatori. Perdersi tra le sue stradine è un piacere e, mentre si passeggia tra piazzetta e palazzi d’epoca, s’incontrano chiese di grande pregio come il Duomo, ovvero la collegiata di San Cristoforo, dell’anno Mille anch’essa, che svetta sul borgo con la sua ruvida bellezza e che custodisce preziose opere d’arte, ma anche una misteriosa scritta incisa nel marmo e mai decifrata; o, ancora, la chiesa della Santissima Annunziata, con le sue trecentesche statuine dell’Annunciazione. Ma Barga è celebre per aver ospitato, nella vicina frazione di Castelvecchio Pascoli, proprio il poeta del “fanciullino”. Di Giovanni Pascoli si possono visitare la casa-museo che divise con la sorella e il luogo dove è stato sepolto.

Una cucina per tutti

Dopo la visita al paese, una bella escursione a piedi o a cavallo, oppure una giornata di pesca alla trota – alcune delle principali attività che si possono fare in zona – quando arriva il momento di sedersi a tavola ce n’è davvero per tutti i gusti. Castagne a parte, in Garfagnana troviamo anche il farro IGP, ingrediente principale di tante ricette della tradizione contadina come la classica minestra con patate e fagioli. Ma non può mancare di incuriosire il viaggiatore goloso la polenta di Formenton Otto File, antica varietà di mais coltivata solo in zona, o l’invitante pitonca, che al mais aggiunge una serie di altri ortaggi e lo strutto per poi venire fritta. Poco dietetiche sono anche le tipiche frittelle e cagio (formaggio) servite nel cartoccio. E se gli amanti del pesce hanno già capito che qui per loro c’è abbondanza di trote, chi non disdegna un bel tagliere di salumi potrà scegliere tra un intenso biroldo, salume fatto con le parti povere del maiale, una fetta di mondiola, salame dalla caratteristica forma a U, o il manzo di pozza, con la carne che matura in vasche di pietra per un mese immersa nella salamoia aromatizzata con erbe aromatiche ed erbe di montagna. Passando al dolce, in questa stagione è impossibile non provare il giulebbe di ciliegie o visciole, noto anche come zuppa dell’Ariosto, fatto di ciliegie cotte nello zucchero, savoiardi e alchermes. Curiosa la torta d’erbi, a base di bietola ma dolce, mentre risulta molto aromatica la torta Garfagnina, al profumo di mandorle amare e liquore.

Vini di montagna

C’è una storia simpatica che si racconta da queste parti e che riguarda il vino prodotto in zona, in passato non proprio un prodotto di qualità. Pare che un vescovo in visita alla parrocchia del borgo di Sassi, dopo averlo assaggiato, abbia commentato: “Se è di sassi è anche buono, ma se dovesse essere di uva tagliate al calcio quelle viti!”. Oggi che le cose sono molto cambiate – e che di lavoro su viti e vino se n’è fatto tanto – è possibile assaggiare ottime bottiglie prodotte da vignaioli eroici che lavorano terreni di montagna e che si stanno facendo notare. Si possono prenotare degustazioni presso le cantine della zona.

10 cose da fare a Barga in un fine settimana

  1. Vivere un momento di intensa spiritualità alla millenaria pieve di Santa Maria Assunta in Loppia
  2. Arrampicarsi fino a San Pellegrino in Alpe e scoprire la leggenda dei santi Pellegrino e Bianco
  3. Scoprire Castelnuovo di Garfagnana e la vicina fortezza di Mont’Alfonso
  4. Passeggiare lungo il romantico percorso che disegna le sponde del lago di Pontecosi
  5. Fare un’escursione nella verde Campo Catino e raggiungere l’eremo di San Viviano
  6. Rivivere il Medioevo prenotando una visita all’archeopark della Fortezza delle Verrucole
  7. Immergersi nella natura più selvaggia per raggiungere Isola Santa e le Marmitte dei Giganti
  8. Scendere nelle viscere della terra immergendosi nella Grotta del Vento a Fornovolasco
  9. Ammirare l’eremo di Calomini incastonato nella roccia alla base di uno strapiombo di 70 metri
  10. Fare trekking nel Parco dell’Orecchiella

Al tempo dei mulini

Le storie e le leggende della Garfagnana ruotano spesso attorno ai mulini, un tempo simbolo della zona, ma ancora oggi parte viva della cultura contadina locale. Sono pochi oggi quelli ancora attivi, ma proprio per questo visitarli può essere un momento molto intenso di scoperta e contatto con l’essenza di questa terra. Macinano ancora dal ’700, per esempio, il Molino di Piezza e il Molino biologico di Fabbriche di Vallico (con annesso ristorante). Ovviamente la produzione principale è di farina di neccio, al punto che la gente di montagna chiama ancora il castagno “l’albero del pane”, ma ad essere moliti sono anche grano Senatore Cappelli, mais Formenton Otto File, farro o ceci.

Info utili

In aereo L’aeroporto più vicino è il Galileo Galilei di Pisa a 70 km da Barga, oppure c’è l’Amerigo Vespucci di Firenze (a circa 100 km).

In bus Da Lucca e dalla Versilia si raggiunge la Garfagnana con le Autolinee Toscane. Per consultare gli orari: www.at-bus.it

In treno La stazione ferroviaria Barga-Gallicano si trova sulla linea Lucca-Aulla (tutti i treni sono abilitati al trasporto delle biciclette).

Il sito istituzionale dei comuni della zona è www.turismo.garfagnana.eu, mentre quello della regione è www.visittuscany.com.

Shopping

Per fare incetta di specialità della zona, un indirizzo interessante è quello dell’Alimentari Poli Roberto, a Castelnuovo di Garfagnana, o del negozio di specialità Bontà della Garfagnana a Pantaline di Pieve Fosciana. Per il vino, invece, fate una sosta alla Cantina del Vino di Barga, molto fornita e ben gestita.

Dove dormire

Al Benefizio: antico casolare con piscina. Fattoria didattica. Da 95 euro a notte la doppia. Località Ronchi, 4 Barga (LU) www.albenefizio.it

I Cerretelli: agriturismo dall’atmosfera d’altri tempi immerso nel verde, con piscina. Da 80 euro a notte in appartamento Via della Zina, località Tiglio Basso Barga (LU) agriturismoicerretelli.com

Chioi: antica cascina contadina, con ampi spazi verdi e piscina. Da 140 euro a notte per 4 ospiti Località Chioi, 3 – Barga (LU) www.chioi.com

Dove mangiare

Scacciaguai: ristorante a conduzione familiare che rinnova i sapori tradizionali della Garfagnana. Prezzo medio: 30 euro Via di Mezzo, 23 Barga (LU) www.scacciaguai.it

Il Ritrovo del Platano: osteria storicamente frequentata da Giovanni Pascoli. Sapori antichi e autentici. Prezzo medio: 25 euro Via Ponte di Campia, 4/8 Località Ponte di Campia (LU) www.osteriaalritrovodelplatano.com

Da Aristo: antica bottega con enoteca, perfetta per dividere un tagliere in compagnia. Prezzo medio 20 euro Piazza Salvi, 6 Barga (LU) www.facebook.com/daAristoBarga