Premiaty > ITINERARIO Aprile 2020

Antichi riti d'Abruzzo

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È la regione perfetta per trascorrere qualche giorno di vacanza nel periodo di Pasqua e assaporare il gusto di tradizioni secolari e di un piacere per l’accoglienza che non si incontra altrove

È una terra antica l’Abruzzo. Lasciando la costa – dove pure i trabocchi con i loro enormi scheletri lignei smuovono ricordi ancestrali – ci si trova presto immersi in un paesaggio ruvido, selvaggio, fatto di strapiombi e roccia, di terra bruciata e di boschi, di paesi arroccati fatti di casette tutte uguali e finestre che la notte si accendono regalando cartoline di infinita bellezza da un mondo fuori dal tempo. Per raggiungerli si lasciano le strade larghe e veloci e ci si arrampica su per le montagne – quelle dei parchi della Majella, del Gran Sasso, del Parco d’Abruzzo – per vie strette e verticali, immerse in quel nulla pieno di tutto che è proprio solo della natura. Ad attenderci, case di pietra, bar con le tende di plastica e sedie sgangherate fuori dalla porta, macellerie e forni con le insegne sbiadite. Le persone, accoglienti come raramente se ne incontrano, sembrano vivere al ritmo di un tempo lontano. Si respira un senso di comunità bellissimo per le strade di questi piccoli ma vivaci centri, dove, soprattutto con la bella stagione, si organizzano feste, si celebrano tradizioni e santi, si abbrustoliscono arrosticini e si beve genziana, fatta da uno zio o da un cugino, e condivisa con tutti, paesani e turisti, probabilmente con l’idea che, se si arriva fin lì, parente di qualcuno del posto si deve essere per forza.

Tra le provincie di Chieti e di Pescara

È in questo contesto dal fascino viscerale che si svolgono alcune delle celebrazioni più interessanti della Settimana Santa. A partire da Lanciano, il cui nome è legato al miracolo eucaristico, con l’ostia fatta carne conservata nella Chiesa di San Francesco. Qui il Giovedì Santo si ripete la Processione degli Incappucciati, con il suo corteo di uomini dalle tonache nere e il volto coperto, e un “Cireneo” sconosciuto e scalzo che porta a spalla una pesante croce. Da anciano, due le mete imperdibili per una gita: il Castello di Roccascalegna, a una mezz’ora d’auto, e l’Eremo di San Bartolomeo in Legio, a un’ora e mezza. Il primo è un castello letteralmente aggrappato alla punta di uno sperone roccioso e sembra riscrivere ogni legge di gravità: da mille anni resiste in bilico sul nulla e se scalarlo è piacevole, osservarlo da sotto è vertiginoso. Più distante, l’eremo celestiniano che, lasciata l’auto, si raggiunge con una bella ma scoscesa discesa tra le rocce, non proprio per tutti. Dopo la scarpinata si raggiunge questa struttura antecedente all’anno Mille, incastrata in una sorta di balconata naturale nella pietra. Per vederla nella sua interezza raggiungete l’altra sponda del fiume che scorre a fondo valle. Un vero spettacolo.

Nelle terre de L'Aquila

Ci spostiamo a Sulmona, la città famosa per i suoi confetti. Qui la Settimana Santa è ricca di appuntamenti. Su tutti spicca la Processione del Cristo morto del Venerdì Santo. Qui a scendere per le strade sono vari uomini, con indosso un saio rosso porpora e una pettorina bianca, che portano lumi accesi e il Tronco – la croce –, mentre il coro intona canti sacri. A una manciata di chilometri si trova Introdacqua, dove la domenica di Pasqua è dedicata alla Madonna che Vele: una statua della Vergine vestita a lutto viene portata in processione incontro alla statua del Cristo risorto; appena lo vede, la statua inizia la corsa – il volo – in una festa di mortaretti e fuochi d’artificio, mentre un grido straziante si alza dalla folla. La gita qui si fa a Roccacasale, a circa un quarto d’ora in auto da Sulmona. Dominato dai resti del Castello De Sanctis, che sembrano salire in verticale lungo la parete del monte, la parte antica del borgo è un affascinante accumulo di case diroccate; lungo la salita una deviazione porta alla Grotta di San Michele Arcangelo. Il tour si conclude a Barrea con la sua Passione Vivente. Sono oltre 150 i figuranti che, tra le vie del paese, mettono in scena i momenti salienti della Passione di Cristo, dall’ingresso a Gerusalemme alla crocifissione. Uno spettacolo davvero avvincente e che si fa sempre più ricco a ogni edizione. Ricco di fascino anche il contesto, con il lago di Barrea sullo sfondo, dove è facile avvistare una ricca avifauna locale: aironi, germani, cavalieri d’Italia, gallinelle d’acqua, martin pescatori... A circa 30 km (che però, considerato il tragitto complesso, sembrano di più) c’è un altro lago, quello di Scanno, celebre per la sua forma a cuore, se osservato dalla giusta prospettiva. Sono da non perdere qui i bellissimi borghi di Villalago e di Scanno, nonché l’Eremo di San Domenico, che si affaccia sulle acque limpide del lago.

10 cose da fare in Abbruzzo in una settimana

  1. Meravigliarsi di fronte ai murales di Aielli, paesino che ospita il festival di street art Borgo Universo
  2. Scoprire la differenza tra “parrozzo” e “pan dell’orso” e tutta la deliziosa pasticceria abruzzese
  3. Partecipare a una delle infinite sagre che animano l’entroterra e provare le tante specialità della cucina locale (arrosticini, pallotte cacio e ova, pizza fritta…)
  4. Fare una capatina al mare per concedersi una cena su un trabocco
  5. Raggiungere l’abbazia di San Martino in Valle attraversando le suggestive Gole di Fara San Martino
  6. Ammirare lo strapiombo vertiginoso delle Gole del Sagittario
  7. Assistere allo spettacolo della pupazza: fantoccio in legno che viene indossato durante le feste locali e dal quale, dopo un ballo scatenato, parte uno spettacolo pirotecnico. Davvero incredibile!
  8. Percorrere le strade più isolate di notte per incontrare volpi, lupi, istrici e magari anche orsi Scendere nel cuore della terra alle Grotte di Stiffe
  9. Brindare con Montepulciano d’Abruzzo e Ratafià 

Info utili

In aereo: gli aeroporti più comodi per raggiungere le varie località citate sono quelli di Pescara, Aeroporto d’Abruzzo, e quelli di Roma. www.abruzzoairport.com

Trasporto pubblico: TUATrasporto Unico Abruzzese è l’azienda che gestisce l’80% del servizio di trasporto pubblico della regione. Sul sito www.tuabruzzo.it è possibile consultare itinerari e tariffe. 

In auto: le autostrade che raggiungono la regione sono la A14 Adriatica, la A24 RomaL’Aquila-Teramo, la A25 RomaPescara. L’auto è sicuramente il mezzo più comodo per muoversi, tenendo però conto della natura montuosa dell’entroterra. La regione è comunque percorsa da ampia strade ben tenute e poco trafficate che collegano le principali località.

In treno: le tratte sono quelle della Ferrovia Adriatica, che collega l’Abruzzo con le regioni costiere adriatiche, e della Ferrovia Roma-AvezzanoSulmona-Pescara, che collega con la capitale e il Lazio. www.abruzzoturismo.it

DOVE MANGIARE

Reale

Il ristorante dello chef tre stelle Michelin Niko Romito.
Menu degustazione da 170 euro
Contrada Piana Santa Liberata, Castel di Sangro (AQ)
www.nikoromito.com

La Locanda di Gino

Locale storico, tempio della gastronomia abruzzese.
Prezzo medio: 30 euro.
Via P. Serafini, 1 – Sulmona (AQ)
www.lalocandadigino.it

Le Prata

Agroturismo isolato nel verde. In tavola prodotti di produzione propria eccellenti.
Prezzo medio: 20 euro
Loc. Le Prata – Scanno (AQ) Tel. 0864.578303

DOVE DORMIRE

Sextantio Lussuoso

Albergo Diffuso nato dal recupero delle abitazioni di un antico borgo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga.
Doppia da 140 euro
Santo Stefano di Sessanio
www.sextantio.it

Palazzo la Loggia

B&B in un edificio rinascimentale ai margini del Parco Nazionale del Gran Sasso. Mobili d'epoca.
Camere da 120 euro.
Via Delle Campitelle – Barisciano
www.palazzolaloggia.com

La Canestra

Agriturismo ospitato da una serie di fabbricati rurali del ’700 in un antico borgo montano.
Trattamento B&B, 30 euro a persona.
Via San Rocco – Loc. Aglioni, Capitignano (AQ)
www.lacanestra.it