Premiaty > BENESSERE Ottobre 2024

Alimentazione
e ipertensione

Premiaty > BENESSERE

Le buone abitudini a tavola posso essere di grande aiuto per contrastare questa condizione che, se trascurata, può favorire l’insorgere di patologie. Partiamo dalla riduzione del sale!

L’ipertensione arteriosa è caratterizzata da un aumento della pressione sanguigna con valori oltre la norma. Rappresenta uno dei fattori di rischio per l’insufficienza renale e per patologie cardiovascolari quali lo scompenso cardiaco, l’infarto del miocardio, l’ictus… Tra i fattori predisponenti all’insorgenza dell’ipertensione ci sono la familiarità e l’età, ma anche alcune patologie come il diabete e l’obesità; naturalmente stili di vita non corretti fanno la loro parte.

La stretta correlazione tra ipertensione arteriosa e alimentazione è nota da tempo. Le raccomandazioni dietetiche riguardano principalmente la riduzione del consumo di sale, oltre a quello di grassi e alcol, il consumo di adeguate porzioni di frutta e verdura, e il controllo del peso corporeo. Consumare meno sale è senz’altro il punto più importante. Il sale (cloruro di sodio) è una fonte molto importante di sodio, poiché 1 grammo di comune sale da cucina ne contiene circa 0,4 grammi. L’OMS indica come apporto consigliato per un adulto sano 5 grammi di sale al giorno, che corrispondono al contenuto di un cucchiaino da caffè, ma in realtà il fabbisogno dell’organismo potrebbe essere soddisfatto anche solo da quello presente naturalmente negli alimenti. È bene ricordare che il sodio si trova spesso anche in molti alimenti del commercio sotto forme diverse indicate in etichetta: cloruro di sodio, glutammato di sodio, citrato di sodio, fosfato monosodico, benzoato di sodio; imparare a leggere le etichette dei prodotti alimentari permette di gestire al meglio il contenuto di sale (e quindi di sodio) della propria dieta.

Consigli per ridurre il consumo di sale

- Limitare l’uso del sale in cucina e a tavola, riducendolo gradualmente per rieducare il palato a cibi meno salati.

- Evitare i condimenti ricchi in sodio come dadi, estratti per brodo, salsa di soia, ketchup, senape...

- In cucina, utilizzare erbe aromatiche e spezie, succo di limone, aceto, perché esaltano la normale sapidità degli alimenti.

- Evitare il consumo di alimenti trasformati, ricchi di sale come patatine e snack salati in genere.

- Evitare gli insaccati e limitare il più possibile la frequenza di consumo e le porzioni dei salumi, ricchi non solo di sodio, ma anche di grassi.

- Limitare le porzioni e la frequenza di consumo dei formaggi.

- Evitare, o almeno limitare, il consumo di alimenti che per metodi di preparazione e di conservazione, sono ricchi di sale come prodotti conservati in salamoia, i cibi in scatola, le salse del commercio in genere.Preferire pane, cracker, grissini a basso contenuto di sale.

- Non aggiungere sale nelle pappe dei bambini nel primo anno di età, in modo da abituarli ad apprezzare cibi poco salati e più salutari.

- Mantenere sempre una buona idratazione giornaliera, bevendo eventualmente acqua a basso contenuto di sodio.

- In caso di attività fisica moderata, ricordare che non sono necessari integratori salini per compensare i liquidi persi con la sudorazione: è sufficiente bere abbondante acqua.