Premiaty > IL PRODOTTO DI STAGIONE Febbraio 2024

Agrumi

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Alla scoperta dei protagonisti dell’inverno: belli, buoni e ricchi compagni delle nostre tavole

Alberi sempreverdi, rigogliosi e dai fiori profumatissimi; frutti buoni per il palato e per la salute: è facile capire perché gli agrumi siano così amati e diffusi, non a caso sono tra gli alberi da frutto più coltivati nel mondo. Basti pensare che l’arancia, per molti la regina degli agrumi, deve il suo nome – oltre al sanscrito “nagaranja” cioè “frutto favorito dagli elefanti” – al latino “aurum” che significa “oro”. Originari dell’Asia, gli agrumi erano considerati pregiati in Cina già nel 2000 a.C. e da lì iniziò il loro lungo viaggio di diffusione e ibridazione. Alessandro Magno li fece giungere in Europa in seguito alle sue conquiste indiane.

Andare all’essenza

Il tesoro degli agrumi non risiede solo nella polpa, anche la buccia è una parte preziosa. I piccoli pori di cui è ricoperta, infatti, sono come delle ghiandole che sprigionano oli essenziali profumati e aromatici. Per questo anche la buccia trova impiego in cucina per aromatizzare numerose pietanze: dai dolci alle carni, dalle tisane ai cocktail. È bene sapere che il lavaggio, anche se accurato, non elimina completamente le cere che spesso ricoprono gli agrumi, per questo è consigliabile utilizzare esclusivamente frutti non trattati in tutte quelle preparazioni che prevedono l’uso della buccia.

L’agrume perfetto

Le regole per acquistare gli agrumi sono semplici. Per verificarne la freschezza si può osservare il picciolo: se è verde con qualche foglia ancora viva significa che il frutto è stato raccolto di recente ed è dunque fresco. È importante anche che gli agrumi abbiano un aspetto sodo e compatto, senza ammaccature e parti di colore differente, poiché ciò indicherebbe la presenza di muffe. In generale, gli agrumi possono essere conservati in frigo, nella parte meno fredda. Le arance si mantengono più di un mese, i mandarini qualche settimana e i pompelmi una decina di giorni. Fanno eccezione lime e limoni, che al freddo tendono a seccarsi, meglio dunque acquistarne piccole quantità.

I lime guaritori

Nel Settecento, James Lind, medico della marina britannica, dimostrò la capacità degli agrumi di sconfiggere una malattia allora endemica: lo scorbuto. Somministrò ad alcuni marinai malati una dose di succo di agrumi al giorno e confrontò la velocità di remissione della malattia rispetto ai marinai che assumevano altri rimedi. Scoprì così che i marinai “curati” con gli agrumi guarivano molto più velocemente degli altri. Più avanti i marinai britannici iniziarono a ricevere una dose regolare di succo di lime, tanto che vennero soprannominati “limeys”. Lind non lo sapeva, ma la sostanza antiscorbutica era proprio la vitamina C, un potente antiossidante di cui, come sappiamo, gli agrumi sono ricchi.

Un concentrato di salute

Le numerose varietà di agrumi riescono ad accontentare praticamente tutti i palati e uniscono al vantaggio di un ridotto apporto calorico una grande quantità di vitamine e minerali importanti per la salute. Tutti i frutti appartenenti a questa famiglia contengono circa l’80-90% di acqua, piccole quantità di zuccheri (in prevalenza fruttosio), buone dosi di sali minerali come potassio, calcio e zinco, fibre e notevoli quantità di vitamina C. Il loro apporto calorico è variabile e dipende dalla quantità di zuccheri presenti nell’alimento, si va dalle 11 kcal circa per 100 g del limone alle 70 kcal dei mandarini; il loro consumo può essere inserito tranquillamente anche nelle diete ipocaloriche.