La digestione lenta e difficile è un disturbo molto diffuso tra la popolazione che si avverte in particolare durante i pasti. Con un po’ di attenzione in più alle nostre abitudini quotidiane (non solo a tavola), possiamo prevenire fastidiosi sintomi e dolori
La dispepsia funzionale, cioè non secondaria a una malattia, colpisce soprattutto le donne, i fumatori e coloro che fanno uso frequente di farmaci antidolorifici e antireumatici e rappresenta un disturbo che spesso peggiora con l’avanzare dell’età.
I sintomi tipici di una cattiva digestione comprendono un senso di sazietà precoce, dolore o bruciore epigastrico (nella parte alta dell’addome), senso di ripienezza post prandiale, gonfiore addominale, sonnolenza subito dopo aver mangiato e, talvolta, anche nausea. In buona parte dei casi tali sintomi sono legati a uno stile di vita nel complesso non corretto. Per questo motivo può essere utile rivedere le proprie abitudini evitando la sedentarietà e il fumo, dormendo le ore necessarie e, soprattutto, migliorando le proprie consuetudini alimentari.
Consigli dietetici per prevenire la cattiva digestione
A tavola è buona norma evitare pasti molto abbondanti e ricchi di grassi. Le pietanze non devono essere eccessivamente piccanti o speziate, con una preferenza per i metodi di cottura semplici (e magari non fritti). Può sembrare banale, ma è importante mangiare lentamente per non ingerire quantità di aria che si accumulerebbe nello stomaco e nell’intestino, rendendo più difficoltosa la digestione. Inoltre una masticazione adeguata dà avvio già nella bocca alla lavorazione del cibo che continuerà durante tutta la digestione. Anche se conduciamo una vita frenetica, cerchiamo di evitare lunghi digiuni, consumando uno o due spuntini tra i pasti principali e la sera non corichiamoci subito dopo cena. Andrebbe limitato il consumo di bevande nervine, come caffè, tè, ginseng o a base di cola, così come le bevande alcoliche che, contrariamente a quanto credono in molti, non favoriscono la digestione. La scelta migliore è sempre l’acqua, in adeguata quantità.
Alcuni rimedi naturali tradizionali
- Il “canarino” digestivo: acqua bollente e scorza di limone, cui si possono aggiungere succo di limone e alloro.
- Decotto di bucce di mela e di arancia (se piace, anche un poco di zenzero)
- Infuso di salvia e fiori di camomilla
- Tisana alle foglie essiccate di carciofo
- Tisana ai semi di finocchio e rosmarino
- Decotto di zenzero, cannella e semi di cardamomo