Indietro02/04/2023Patate

I tuberi dalle mille risorse che rendono ogni pasto una festa

Le prime della classe

Le patate italiane possono vantare ben sei riconoscimenti tra IGP e DOP, un numero notevole per un alimento così comune. La Patata del Fucino IGP, prodotta in Abruzzo, cresce sopra i 600 m di altitudine e ha un gusto sapido e corposo. La Patata dell’Alto Viterbese IGP ha un sapore intenso e la pasta di colore giallo. La Patata della Sila IGP ha ottenuto il riconoscimento già nel 2010 e per il suo basso contenuto d’acqua è perfetta da friggere, mentre la Patata Rossa di Colfiorito IGP ha una polpa compatta che tiene benissimo la cottura. La Patata di Bologna DOP ha un sapore molto delicato, la Patata Novella di Galatina DOP è gialla e si presta a ogni tipo di preparazione in cucina.

Un’umile eroina

Tubero originario delle Ande, la patata era considerata dagli Inca il dono di una delle loro divinità, già cinquemila anni fa. Pare che le patate abbiano fatto il loro primo ingresso in Europa intorno al 1524, in seguito alla conquista delle Americhe. A lungo non vennero usate in cucina ma considerate piante ornamentali. La patata era però destinata a diventare un’eroina: nel 1663, infatti, grazie alle sue proprietà nutritive e alla facilità di coltivazione, salvò l’Irlanda da una terribile carestia. Da allora iniziò a diffondersi in tutta Europa, all’inizio come alimento dei poveri e poi come ingrediente essenziale in ogni cucina.

L’apparenza non inganna

La prima cosa da controllare al momento dell’acquisto è l’aspetto della patata. La buccia deve essere priva di macchie e liscia, senza germogli, non solo perché la loro presenza indica che la patata è vecchia, ma soprattutto perché compromette il gusto e la digeribilità dell’alimento. La patata deve apparire soda e compatta, pesante se la si soppesa con la mano, e non devono esserci ammaccature o lesioni. Una volta acquistate, se correttamente conservate, le patate durano a lungo. Occorre riporle in un luogo fresco e asciutto, al riparo dalla luce. È bene evitare tanto le temperature elevate, che favoriscono la germogliazione, quanto quelle basse, che addolciscono la pasta.

Piccole, buone e delicate

Le patate novelle sono dette così proprio perché vengono raccolte quando la maturazione non è ancora completa. Sono piccole e hanno una buccia molto sottile, che viene solitamente preservata durante la cottura, ma che può essere asportata semplicemente raschiando il tubero. Hanno un sapore delicato e dolce che si presta a molte interpretazioni in cucina. Sono ideali da fare bollite o al forno, perfette per accompagnare gli arrosti di carne o il pesce. Rispetto alle patate tradizionali deperiscono molto più velocemente e vanno consumate poco dopo l’acquisto. Possono però essere sbollentate e congelate.

Valori nutrizionali

Dal punto di vista nutrizionale la patata è costituita per l’80% di acqua e per il 18% di carboidrati, l’apporto calorico è pari a circa 80 calorie per 100 grammi di prodotto. Questi tuberi sono ricchi di molte sostanze nutritive utili al benessere e necessarie in una dieta bilanciata. Contengono una notevole quantità di vitamina C e di vitamine del gruppo B, di ferro, zinco, magnesio e fosforo. Sono ricche di potassio e povere di sodio, per questo possono essere inserite nelle diete iposodiche. Le fibre e le sostanze nutritive sono contenute in pari quantità nella buccia e nella polpa, per questo occorre prestare molta attenzione ai metodi di preparazione, preferendo quelli in cui la buccia viene eliminata dopo la cottura.