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Sapori baltici per le strade di Riga

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La capitale lettone è la destinazione giusta per scoprire le tradizioni e la gastronomia di questo angolo estremo d’Europa, dove il grande freddo si affronta con un borsch fumante e una pinta di birra

È un’esplosione di colori, profumi e delizie il Mercato centrale di Riga, edificato nel 1930, il più grande d’Europa con i suoi sedicimila metri quadrati di superficie suddivisi in quattro colossali hangar. Al suo interno un tripudio di frutta, verdura, tisane, bacche, pane e dolci; particolarmente suggestiva l’ala dedicata al pesce fresco, dove gli amanti del salmone ne possono trovare in quantità, proposto in mille diverse varianti. Interessante anche la proposta di street food per chi, oltre a fare acquisti e godere della verace quotidianità lettone – qui, di turisti, se ne vedono pochi –, desideri fare un veloce spuntino. Tanti i posticini dove acquistare tipicità freschissime a prezzi accessibili: con un paio di euro, per esempio, ci si porta via un bel panino farcito di aringhe affumicate, per sentirsi subito uno del posto e iniziare il tour della città con il piede giusto.

Un pomeriggio al caffè letterario

E così raggiungiamo il centro storico, Patrimonio dell’Umanità Unesco dal 1997: un cuore medievale solenne ed elegante, stretto nell’abbraccio di una Città Nuova nata a cavallo tra Otto e Novecento (sono ufficialmente 800 gli edifici Art Nouveau), più vivace e mondana. Tra un palazzo storico e una chiesa, brulicano pasticcerie e sale da tè dove entrare a riscaldarsi un po’, proprio come lo splendido Art Café Sienna, con la sua atmosfera rétro, il DAD Café, dall’ambiente contemporaneo dove assistere a letture di poesie e spettacoli musicali. O ancora il Black Magic Bar, scavato nella roccia, che evoca nelle atmosfere i tempi in cui nacque la ricetta del liquore più famoso della città, il Black Balzams: è il 1752 quando il farmacista Abraham Kunze mette a punto questa ricetta a base di vodka, erbe e spezie dalla quale nascerà una bevanda liquorosa di colore nero, non eccessivamente amara, ottima da sola ma con la quale si preparano anche deliziosi cocktail e si corregge il caffè. Per godere di una panoramica della città dall’alto saliamo i 72 metri d’altezza della guglia di San Pietro della cattedrale, gioiello medievale nonché edificio più alto della Città Vecchia. Tra i palazzi più famosi c’è senza dubbio la Casa delle Teste Nere, oggi interamente ricostruita dopo la devastazione della Seconda guerra mondiale. Chi desidera vedere un lato diverso della città, può raggiungere l’alternativo quartiere di Angars in Tallinas Street, complesso di edifici industriali dove, tra l’altro, trovare ottimo street food e birre artigianali. Lo stesso vale per la zona di Kalnciema. Abbiamo cambiato sponda del fiume Daugava, che attraversa la città fino a gettarsi in mare. Qui ogni sabato si tiene un mercato contadino dove fare acquisti e assaggiare leccornie tipiche passeggiando, come le aringhe fritte da inzuppare nella panna acida o i piragi, piccoli panzerotti ripieni di cipolla e pancetta.

Non solo aringhe e salmone

Va bene lo street food, ma a un certo punto c’è bisogno di sostanza. E la cucina lettone certo non delude le aspettative. A partire dal piatto simbolo della tradizione gastronomica nazionale, lo stufato di manzo, sorta di sostanzioso spezzatino con verdure (cavolo principalmente) che da solo può considerarsi un pasto completo. Da provare anche la classica karbonade, la cotoletta di maiale delle migliori tradizioni nord europee, mentre per gli amanti del pesce c’è ovviamente amplissima scelta di aringhe cucinate in ogni modo, e di salmone, una delle colonne della cucina lettone. Passando alle zuppe, da provare in questa stagione un fumante borsch, un grande classico dell’Europa nordorientale a base di barbabietola - e protagonista di tutta la scena culinaria baltica -, ma anche la più insolita skabputra, a base di panna acida e orzo, che curiosamente si mangia fredda. Come contorno non manca mai una bella porzione di insalata di patate, carote e piselli (nelle versioni più “estreme” con aggiunta di salsiccia e wurstel) condita con la maionese. Ricorda qualcosa? Esatto, ma in Lettonia si chiama rasols. I funghi sono un’altra costante nel menu lettone, così come i sottaceti tra cui svettano crauti e cetriolini, altri must della cucina est europea. Ad accompagnare il tutto una bella fetta di pane nero di farina di segale. Il pane di segale esiste anche in versione dolce e viene utilizzato per preparare la maizes zupa, budino che si ottiene facendo prima cuocere in forno e poi bollire in acqua il pane e unendolo quindi a mele, cannella, uvetta, prugne, frutti di bosco e panna montata. Impossibile, poi, non concedersi almeno un cucchiaio di debessmanna, deliziosa mousse di latte con i frutti rossi, o un morso di klingeris, un brezel dolce e speziatissimo con uva passa, mandorle e zenzero candito. Un bicchierino di Black Balzams chiude il pasto in grande stile.

Birra a fiumi

In Lettonia almeno il 60% della popolazione produce la propria birra in casa. Più in generale, c’è una grandissima attenzione alle produzioni artigianali, con una passione particolare per le varietà non filtrate o affumicate. Tra i birrifici più celebri c’è l’Aldaris, la cui sede poco distante dal centro di Riga ospita anche un museo della birra; mentre tra le birre più interessanti segnatevi quelle del birrificio Užavas e le Valmiermuiža.

cose da fare in Lettonia in una settimana

  1. Raggiungere il castello di Bauska, maniero medievale immerso nella natura più idilliaca
  2. Passeggiare tra ville Liberty e colorate case di pescatori a Jurmala, località balneare lettone
  3. Lasciarsi affascinare dalle rovine del castello di Cēsis
  4. Respirare romanticismo tra le mura di Palazzo di Rundāle, regalo di Caterina la Grande al proprio amante, il principe Platon Zubov
  5. Vivere un’esperienza surreale tra le vie della città fantasma sovietica di Irbene
  6. Fare un salto nel tempo e varcare le soglie del Pension, 200 metri quadri di bunker antiatomico russo rimasto segreto fino al 2003
  7. Provare l’unica funivia lettone a Sigulda e scoprire la meraviglia del Parco Nazionale del Gauja
  8. Scoprire la leggenda della grotta di Gūtmaņa le cui acque pare abbiano miracolosi poteri curativi
  9. Passeggiare lungo le selvagge coste della Curlandia
  10. Ammirare lo spettacolo della natura alle cascate di Ventas Rumba, dove in autunno si possono avvistare i salmoni risalire la corrente

Basta che fermenti

Accanto a una produzione di vino “classico” limitata, dovuta al clima inadatto alla crescita rigogliosa della vite, per sopperire alla loro voglia di brindisi in Lettonia hanno trovato una soluzione alternativa: produrre vino con qualsiasi succo fermentato: a base di frutta, erbe aromatiche e non solo. Tra i più interessanti ci sono il vino di miele, liquoroso, o quello semi-secco di lamponi, e il vino di rabarbaro particolarmente secco e fruttato. Curioso è anche il vino frizzante a base di linfa di betulla, legato alla tradizione baltica della raccolta della linfa in primavera.

Info utili

In aereo: l’aeroporto più vicino è quello di Jurmala (14 km da Riga). Il centro cittadino è raggiungibile da lì in circa trenta minuti con pullman o taxi.www.riga-airport.com/en

In auto: per raggiungere Riga in auto dall’Italia si attraversano Austria, Repubblica Ceca e Polonia lungo la strada europea E80.

Mezzi pubblici: i trasporti urbani sono gestiti dalla compagnia Satiksme. La Riga Card consente di usufruire di viaggi gratuiti sui mezzi pubblici o di ingressi scontati ai musei cittadini. www.rigassatiksme.lv/enwww.rigacard.lv/en

Shopping: i Paesi Baltici, Lettonia inclusa, sono celebri per la presenza di ambra e quindi per la sua lavorazione. A Riga un indirizzo molto quotato per l’acquisto di gioielli di qualità è quello di Dzenis Amber: trovarlo sarà semplicissimo, si trova infatti al piano terra della Casa delle Teste Nere.

Dove dormire

Cinnamon Sally Hostel: ambiente giovane e informale nei pressi della stazione centrale. Doppia da 72 euro, posto letto in camerata a 29 euro Merkela iela, 1 www.facebook.com/cinnamonsallyhostel

Liberty: Ambiente dal design essenziale e moderno, in zona centrale. Doppia da 53 euro Zigfrida Annas Meierovica bulvaris, 18 www.liberty.lv

Grand Poet Hotel and SPA by Semarah: hotel a 5 stelle dallo spirito contemporaneo. Doppia a 178 euro Raina bulvaris, 5/6 grandpoet.semarahhotels.com

Dove mangiare

Andaluzijas Suns: in una ex officina poligrafica, luogo di arte e cultura. Cucina tipica in chiave moderna. Si mangia con 15 euro Elizabetes iela, 83 andaluzijassuns.lv/index.php/en

Folkklubs Ala Pagrabs: cucina semplice e tradizionale, fuori dai giri turistici. Serate musicali. A persona 18 euro Peldu iela, 19: www.facebook.com/folkklubs

Lido Dzirnavas: self-service con cucina e ambiente genuinamente tradizionali. Ci sono varie sedi in città. Si mangia con 10 euro www.lido.lv/en