Premiaty > BENESSERE Febbraio 2024

Lattosio e intolleranza

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Gonfiore addominale o dolore possono manifestarsi in chi è sensibile al latte e ai suoi derivati; saperne di più è utile per affrontare qualche cambio nella dieta quotidiana

L’intolleranza al lattosio, o ipolattasia, è causata da una mancanza parziale o totale della lattasi, cioè l’enzima che è in grado di scindere il lattosio – il principale zucchero del latte – nei due zuccheri semplici che lo compongono, il glucosio e il galattosio. Il deficit di lattasi può essere genetico (forma primaria), secondario ad altre malattie (forma acquisita) oppure di origine genetica a insorgenza precoce; in quest’ultimo caso si manifesta nei primi giorni di vita del neonato (forma congenita, molto rara).

Nella forma primaria, che è la più diffusa, la gravità dei sintomi dipende da quanto lattosio viene ingerito e dal grado di intolleranza. La forma acquisita, causata da patologie acute (infiammazioni o infezioni intestinali) o croniche (sindrome dell’intestino irritabile, morbo di Crohn, celiachia) o da disordini nutrizionali, è spesso una condizione transitoria.

Il test più utilizzato per porre diagnosi di intolleranza al lattosio è il “breath test”. I principali sintomi dell’intolleranza al lattosio sono diarrea, flatulenza, gonfiore, crampi addominali, nausea, mal di testa, spossatezza e, in diversi casi, anche eruzioni cutanee. Le indicazioni dietetiche sono fondamentali per la riduzione e il controllo dei sintomi e possono variare da persona a persona, secondo il grado di intolleranza.

Qualche consiglio

È bene ricordare che il lattosio può nascondersi in prodotti del commercio “insospettabili”, poiché può essere utilizzato come additivo durante la lavorazione industriale. Se siete molto intolleranti, l’insidia è dietro l’angolo, ma con l’abitudine certi controlli al momento della spesa diventeranno naturali.

Leggete sempre attentamente le etichette degli alimenti confezionati. In particolare, prestate attenzione alle voci indicate come latte, latticello, siero di latte, latte in polvere, latte disidratato, latte condensato etc…

Quando mangiate fuori casa informatevi sul tipo di ingredienti utilizzati per la preparazione dei cibi. Così anche al supermercato, al banco dei prodotti sfusi: chiedete sempre salumi, insaccati e affettati senza lattosio.

In occasione di eventi e feste che prevedono un rinfresco, in sostituzione di snack, tartine, mousse di cui non conoscete gli ingredienti, preferite bruschette semplici, prosciutto crudo, bresaola, stuzzichini a base di carne o di pesce, pinzimonio di verdure, spiedini di frutta fresca.
Attenzione anche a casa: nella preparazione di biscotti o dolci casalinghi, sostituite il burro con l’olio e il latte con latte delattosato o con una bevanda vegetale.

ALIMENTI NATURALMENTE SENZA LATTOSIOALIMENTI DA EVITARE
Cereali
Tutti i tipi di carne, pesci, crostacei, molluschi.
Uova
Prosciutto crudo, bresaola, speck.
Formaggio grana
Legumi freschi, surgelati, secchi.
Verdure fresche o surgelate, conservate sott’olio o sott’aceto
Frutta fresca, frutta secca, frutta sciroppata
Erbe aromatiche, spezie
Olio evo, olio di semi monoseme, lardo, strutto
Zucchero, miele, marmellata, gelatine di frutta
Latte e derivati; preparazioni a base di latte
Formaggi freschi o poco stagionati
Cibi inscatolati
Insaccati come mortadella, salsicce, würstel
Creme di verdure pronte, preparazioni istantanee, prodotti precucinati.
Paste ripiene preconfezionate (tortellini, cannelloni…)
Dadi ed estratti per brodo in genere
Polveri pronte per la prima colazione
Caffè e tè solubili
Dolci con latte, burro, panna, latte in polvere.
Pane al latte; merendine, torte pronte