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La riproduzione per talea

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Tempo di primavera, tempo di risveglio della natura. Anche sui nostri balconi e nei nostri giardini è arrivato il momento di organizzare gli angoli verdi, magari partendo da piante che abbiamo già. Fra i vari metodi, quello della talea è il più diffuso, anche perché facile da mettere in pratica

Il mese di marzo è il più emozionante per i pollici verdi. La natura comincia a svegliarsi e il tempo dedicato alle nostre piante sembra non bastare mai: bisogna preparare il terriccio di semina, scegliere le specie da acquistare o seminare, organizzare la loro disposizione nelle aiuole e nei vasi del terrazzo. La primavera è anche il momento migliore per rinvasare la maggior parte delle piante e dedicarci alla propagazione (riproduzione). Le tecniche di propagazione sono varie; si va dalla più semplice che è quella della semina, alla tecnica della margotta, molto usata per le camelie. Quest’ultima consiste nello scegliere un ramo, inciderlo e avvolgerlo con un sacchetto pieno di terriccio umido; dopo qualche mese nasceranno le radici nel panetto di terra e avremo un nuovo esemplare da mettere a dimora. Un’altra tecnica di riproduzione è quella della propaggine, che usa lo stesso principio della margotta, ma il ramo inciso è sotterrato per un periodo e ancorato al suolo con dei piccoli fili di ferro a V rovesciata.

La tecnica più utilizzata e veloce è quella della talea che può essere di fusto, di foglia e di radice. Per gli arbusti perenni possiamo utilizzare le talee erbacee (apicali e tenere), che radicheranno più facilmente, ma vanno sistemate in uno spazio chiuso (una piccola serra) che trattiene meglio l’umidità: questa tecnica è perfetta per il rosmarino e l’Hydrangea macrophylla (ortensia). Le talee legnose si prelevano dalla fine dell’inverno fino a primavera e utilizzano rami più maturi che radicheranno più lentamente; in questo caso è consigliato l’utilizzo di ormoni radicali in polvere da spargere sulla punta della talea che sarà interrata. Questa tecnica è molto usata per il rododendro, l’agrifoglio, il fico, il kiwi, la rosa e moltissimi altri arbusti.

Le talee di foglia sono facili da eseguire: basta interrare anche solo un pezzetto per avere nuove piante e sono tantissime le specie che si possono moltiplicare e regalare. Ci sono la Saintpaulia (violetta africana), la begonia, la peperomia, la zamioculcas, la Sansevieria. Questa tecnica è ottima per tutte le piante succulente, poiché prelevando una foglia dalle tipiche rosette e adagiandola sul terreno, in poco tempo spunteranno un germoglio e piccole radici.

Il segreto per far radicare le talee dei cactus e delle euphorbie è fare asciugare il più possibile il ramo prelevato che si vuole far radicare: una volta tagliato con un coltello affilato e disinfettato, lasciamo la talea ad asciugare anche per una settimana. Questo eviterà il rischio dei marciumi e non appena la talea sentirà l’umidità radicherà più velocemente.

Per piante da appartamento come il pothos, la Monstera, il Syngonium, la Maranta, il Coleus, è più facile mettere la talea in acqua e, quando le radici saranno spuntate, si potrà rinvasare nel terriccio: per evitare marciumi è buona regola cambiare l’acqua una volta a settimana durante il periodo di radicazione.