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Consigli pratici per il rinvaso dei cactus

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 I cactus e le piante spinose possono essere problematiche quando arriva il momento del rinvaso, ma con piccoli accorgimenti, usando il terriccio adatto e alcuni segreti dei “cactofili” riusciremo a farli fiorire tutte le primavere! Ecco spiegato, passo passo, come coltivare i cactus con successo

La prima regola nella cura dei cactus è che non vanno mai coltivati in casa. Essendo piante da esterno, possiamo proteggerle in casa dal freddo (in luoghi lontani dalle fonti di calore) solo durante l’inverno; oppure, se abitiamo in una zona dal clima mite, possiamo ripararle nella serra fredda (non riscaldata).

Appena arrivati a casa con la pianta, non bisogna subito esporla ai raggi diretti del sole, in quanto potrebbe ustionarsi la parte esterna – lo capirete perché diventerà marrone scuro –; è quindi importante procedere con un’esposizione graduale. Sistemato il cactus nella nuova posizione, basterà annaffiarlo ogni dieci giorni (solo in primavera e in estate) e fertilizzare col prodotto adatto per le succulente ogni due settimane.

Le cure necessarie

Va sfatato il luogo comune secondo cui i cactus sono piante che non hanno bisogno di cure, in quanto possono ammalarsi e, di conseguenza, probabilmente non fiorire. Sicuramente non avranno problemi se resteranno senza annaffiature per lunghi periodi, grazie alla loro struttura adatta a immagazzinare acqua, ma vivendo in piccoli vasi ne avranno comunque bisogno. A fine autunno le temperature cominciano a scendere e la maggior parte dei cactus riescono a resistere alle basse temperature (inferiori ai 2-3° C) solo se hanno il terriccio completamente asciutto. Quindi è arrivato il periodo del riposo e bisogna sospendere le annaffiature fino a marzo! Sembrerà strano, ma è semplicemente la tecnica dei cactofili per ricreare la stagione secca, che è tipica delle loro regioni di origine. Le piante arriveranno a fine inverno disidratate, ma poi, con annaffiature graduali, torneranno in forma.

Il mese di febbraio è il momento migliore per rinvasarli utilizzando il composto adatto formato da 50% di lapillo vulcanico (granulometria 2/5 mm), 40% di pomice (granulometria 3/7 mm) e 10% di terriccio universale. Questo terriccio garantisce il drenaggio anche in caso di forti piogge, proteggendo le nostre grassocce dai marciumi. Durante il rinvaso bisogna togliere il più possibile la torba che ospita le radici, senza preoccuparsi se qualcuna si rompe, in quanto il cactus è nel pieno del suo riposo; ma ricordiamo che è necessario aspettare almeno due-tre settimane (mese di marzo) per cominciare con le annaffiature.

Nel maneggiare i cactus durante il rinvaso, oltre a usare guanti protettivi, cercate di prenderlo sempre per il pane di terra e avvolgete la pianta con fogli di giornale. Per le piante di grandi dimensioni aiutatevi con pezzi di polistirolo legati intorno al cactus e fate sempre attenzione.