
UNA VERDURA ANTICA
Premiaty > BENESSEREIn passato protagonista dell’alimentazione contadina, soprattutto nei mesi più freddi quando giunge a maturazione, la verza ha un’origine lontana nel tempo, testimoniata ad esempio dal mito greco che narra come la varietà selvatica sia nata dalle gocce di sudore di Zeus. I popoli antichi le attribuivano importanti proprietà curative e nel Medioevo era impiegata come rimedio per ferite e infiammazioni. Oggi viene consumata soprattutto nel Centro-Nord Italia: nel Canavese la sua coltivazione è particolarmente diffusa, tanto che a Montaldo Dora, in novembre, si svolge la Sagra del cavolo verza.
LA SFERA CHE MATURA CON IL FREDDO
La verza è una varietà di Brassica oleracea caratterizzata da foglie ampie, bollose e croccanti, di colore verde intenso all’esterno e molto chiaro all’interno, con nervature marcate. Il suo sviluppo è determinato dalle condizioni climatiche fresche e umide tipiche delle regioni settentrionali, tuttavia si coltiva con successo anche in alcune aree collinari del Centro e del Sud. Le piantine hanno un ciclo di crescita lungo che le porta a maturazione tra l’autunno e l’inverno, periodo in cui la verza esprime al meglio il suo sapore, specialmente dopo le prime gelate che ne ammorbidiscono le foglie e ne esaltano la dolcezza.
VALORI NUTRIZIONALI
La verza è un alimento povero di calorie ma ricco di vitamine C e K (contiene anche buone percentuali di vitamine A e del gruppo B), sali minerali (soprattutto potassio) che la rendono un prezioso alleato per la salute. Grazie alla presenza di antiossidanti, come flavonoidi e sulforafano, aiuta a contrastare i radicali liberi e offre effetti protettivi contro l’invecchiamento cellulare. Inoltre l’elevato contenuto in fibra è efficace per il corretto funzionamento intestinale nonché per aumentare il senso di sazietà. La medicina popolare applicava sulla pelle le foglie di verza, crude o sbollentate, per lenire dolori articolari, gonfiori, contusioni e irritazioni cutanee grazie al loro effetto emolliente e sfiammante.
AL MERCATO
Per riconoscere una verza fresca vanno osservate in primis le foglie, che devono essere ben turgide e aderenti alla testa, senza parti afflosciate o macchiate; il colore deve essere vivido, le nervature chiare e ben evidenti e il gambo chiaro e umido, non legnoso né raggrinzito. Al tatto la verza deve risultare compatta e soda, con un peso proporzionato alla sua dimensione, segno di buona idratazione interna. Infine una verza fresca ha un odore delicato, non troppo acre o pungente.