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Un'estate alpina in Val Pusteira

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Non solo trekking e sport in alta quota: questo lembo nord-orientale di Alto Adige regala anche tanta arte e storia, e parecchie malghe dove fare sosta per godere a pieno della leggendaria ospitalità locale

È l’aria che cambia tutto, appena metti piede in Alto Adige. Così limpida, così carica di profumi. Così diversa da quella alla quale è abituato chi non ci vive. Aria alpina, quella che respireremo lungo tutto questo viaggio alla scoperta della Val Pusteria. A partire da Brunico, centro principale e gioiello medievale dalle antiche case color pastello e dai davanzali fioriti, con i muri decorati di affreschi, sorta ai piedi del castello che oggi ospita lo splendido MMM Ripa. Si tratta del quinto dei sei Messner Mountain Museum sparsi in tutta la regione, dedicato ai popoli di montagna e alla loro cultura; da vedere le stanze vescovili e il punto panoramico mozzafiato. In zona anche l’MMM Corones, l’ultimo nato tra i musei di Messner e il più in quota (2.275 m slm), che sembra sbucare direttamente dalla montagna: progettato da Zaha Hadid, è dedicato alle pareti rocciose. Siamo nel cuore del comprensorio di Plan de Corones, in estate paradiso per gli escursionisti e per gli amanti degli sport d’alta quota. Raggiungiamo quindi Monguelfo e seguiamo il Grande Giro del Castello per ammirare da vicino il maniero cittadino, poi ci spostiamo a Perca, dove ci si incammina lungo un sentiero non semplicissimo ma molto bello, per ammirare le piramidi di terra a Plata, affascinanti formazioni di argilla come intagliate nella parete. Prossima tappa Falzes, dove fare un tuffo nel grazioso laghetto d’Issengo e visitare il vicino Giardino delle Erbe Bergila, attivo dal 1912. In questo paradiso fiorito vengono coltivate le specie utilizzate dall’annessa distilleria e trasformate in prodotti che sanno di montagna, perfetti come souvenir. Da visitare anche il fiabesco Castello di Casteldarne. Piacevole poi l’escursione fino alla Malga Moarhof, dove fermarsi per una merenda panoramica, e un po’ più complessa quella alla Cima di Pozzo, in compenso accompagnata spesso dal fischio delle marmotte. Gli amanti delle farfalle raggiungano infine San Sigismondo, dove esiste un sentiero dedicato a queste meraviglie svolazzanti.

Nell'abbraccio dei Monti Pallidi

Le Tre Cime di Lavaredo sono il simbolo delle Dolomiti e sorgono maestose proprio in Alta Val Pusteria. All’ombra di questo capolavoro naturale si trovano alcune tra le località più famose della zona. Come Villabassa, cuore storico del turismo pusterese, al quale è dedicato persino un museo ospitato all’interno della suggestiva Casa Wasserman. Da vedere la chiesa barocca di S. Stefano e quella immersa nel verde di S. Maddalena a Moso. Imperdibile anche il lago di Braies, con le sue acque limpide che riflettono l’abbraccio di giganti di pietra, e il trekking sull’affascinante altopiano di Prato Piazza. Altro lago che regala refrigerio è quello di Dobbiaco, dove visitare anche il Castel Herbstenburg e seguire la Via Dolorosa, la più antica Via Crucis del Tirolo, originata da una storia di sangue e redenzione da farsi raccontare dagli abitanti del posto. A San Candido sono tanti i tesori artistici da scoprire, come la chiesa di S. Michele, scrigno barocco, ma soprattutto il ricco Museo della Collegiata e il Museo Dolomythos, che racconta le radici della storia dei Monti Pallidi (e dei suoi primitivi abitanti). L’ultima tappa è Sesto, il cui nome richiama inevitabilmente quello delle Tre Cime di Lavaredo. Celebre anche la Meridiana di Sesto, la più grande al mondo, perché composta da alcune delle cime più spettacolari della zona grazie alle quali è possibile stabilire l’ora. I più piccoli non manchino la visita alle renne che scorrazzano libere sulla Croda Rossa.
 

La bassa Pusteira

Raggiungiamo infine quello che viene considerato l’ingresso alla Val Pusteria, il comune di Vandoies, circondato dai Monti di Fundres che sono tutti un saltellare di stambecchi e marmotte. Qui è interessante la visita guidata al Sentiero dei Masi, un percorso didattico che si articola tra masi antichi e nuovi, per lo più abitati da artigiani che mostrano il loro lavoro portato avanti secondo i canoni della tradizione. Per una merenda a base di speck e formaggi, merita la visita la Malga Gampiel. Pochi minuti di auto da Vandoies e si raggiunge la bella Chiusa di Rio, rovine di un’antica dogana asburgica; non troppo lontano è il medievale Castello di Rodengo, una delle più grandi e maestose roccaforti del suo tempo. Unica nel suo genere, infine, la suggestiva Malga Fane. Si tratta di un idilliaco villaggio alpino edificato nel Medioevo come ricovero per i malati di peste e colera. La si può raggiungere percorrendo il Sentiero del Latte, dedicato a questo prodotto tipico della zona, e ovviamente non manca un punto di ristoro dove godersi un buon piatto della tradizione respirando a pieni polmoni l’aria della valle.

10 cose da fare in Val Pusteira in una settimana

  1. Sconfinare in Alta Badia per scoprire la cultura ladina al Museo Ladino Ciastel de Tor e assaggiare piatti tipici come turtres (frittelle) e gnoch da zigher (gnocchi al formaggio di capra)
  2. Passeggiare lungo la Valle di Selva dei Molini, disseminata di antichi mulini, laghi, fiumi e ruscelli
  3. Visitare le tante malghe della laterale Valle di Casies
  4. Ammirare il lago d’Anterselva, senza tuffarsi… l’acqua è troppo fredda anche in estate! 
  5. Divertirsi con tutta la famiglia nel parco avventura di Assling
  6. Seguire il sentiero Le Pietre Raccontano di Falzes, per scoprire la storia locale attraverso il suo elemento più caratteristico
  7. Camminare lungo la Storia grazie ai percorsi archeologici di San Lorenzo di Sebato
  8. Lasciarsi incantare dall’oroscopo celtico degli alberi a Dobbiaco, per scoprire il proprio “albero di nascita” 
  9. Incontrare il passato più recente presso il museo all’aperto Croda Rossa, nei luoghi della Grande Guerra
  10. Entrare nella rotonda del cimitero di Sesto per ammirare la Danza Macabra di Rudolf Stolz

Info utili

In treno:l’Alto Adige è lungo la direttrice Bologna-Brennero. Da Bolzano è possibile raggiungerla con treni regionali. Il servizio navetta Südtirol Transfer collega varie stazioni, tra cui Brunico e San Candido, agli alberghi. 

In aereo: gli aeroporti più vicini sono quelli di Verona, Venezia e Innsbruck. Alto Adige Bus offre diversi collegamenti giornalieri da Verona e Innsbruck verso le destinazioni nelle regioni altoatesine.

In bici: sono tante le piste ciclabili che collegano le varie località della Valle, numerosi anche i noleggi bici interni o esterni agli hotel.

Carte vantaggi: ci sono diverse card a disposizione dei turisti. Tra le principali, la Mobilcard è il biglietto unico che permette di spostarsi in Alto Adige con diversi mezzi del trasporto pubblico (treni, bus, funivie…). www.mobilcard.info
La Museumobil consente di utilizzare tutti i mezzi di trasporto pubblico e accedere a oltre 89 luoghi di interesse.
La Guest Card è inclusa nel prezzo del soggiorno degli ospiti nelle strutture ricettive aderenti all’iniziativa.

 

Dove mangiare 

Seiterhof
Maso con cucina di montagna più ricercata della media.
Circa 30 euro a persona
Località Kandellen/Gandelle 7, Dobbiaco
www.seiterhof.info

Sichelburg 
Negli ambienti di un antico maniero, Mirko Mair stupisce puntando sul pesce.
Menu da 49 euro
Via Castello 1A, Falzes
www.sichelburg.it

Schöneck
Ristorante stellato Michelin con piatti di ispirazione regionale secondo la filosofia di Karl Baumgartner.
Da 55 euro 
Via Schloss-Schöneck 11, Falzes 
www.schoeneck.it

Dove dormire

Rifugio Prato Piazza
Immerso nella natura a 2000 metri d’altitudine.
Doppia da 45 euro
Braies di Fuori 58, Braies
www.plaetzwiese.com

Romantik Hotel Santer
Quattro stelle con Spa dai trattamenti a base di erbe di montagna e piscina esterna.  
Matrimoniale da 100 euro
Via Alemagna 4, Dobbiaco
www.hotel-santer.com

Cavallino Bianco
Il family hotel per eccellenza: ospitalità a misura di famiglia. 
Camera per 3 persone, “all inclusive” da 736 euro a notte
Via Duca Tassilo 1, San Candido 
www.cavallino-bianco.com

Shopping

Gli acquisti migliori da queste parti si fanno direttamente dai produttori. Per esempio da Capriz, che è caseificio, ma anche bistrot ed enoteca, a Vandoies, dove acquistare un’ampia gamma di prodotti a base di latte di capra; nello stesso contesto si trova il Mondo del Loden, museo dedicato al tradizionale abbigliamento altoatesino dove è possibile fare acquisti. Ancora di cibo genuino si parla da Mondolatte, a Dobbiaco, centro della Latteria Tre Cime che offre uno sguardo dietro le quinte della produzione di formaggi e latticini e ne consente l’acquisto.