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Mantova per golosi

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La città, Patrimonio Mondiale dell’Umanità Unesco, è il luogo ideale per gli amanti del bello e del buono, affamati di prelibatezze locali, ma anche di arte e cultura

L’autunno a Mantova è un banchetto succulento. È il profumo del formaggio grana e del bollito. È un tagliere di salumi e mostarde accompagnato da una bottiglia di Lambrusco. È un’infilata di vassoi carichi di tortelli di zucca e risotti alla pilota, agnolini e bigoli. È l’infrangersi croccante della sbrisolona e l’umida eleganza della torta Elvezia. Non per niente siamo al centro della Pianura Padana, terra fertile e generosa che a Mantova alimenta una cucina “di principi e di popolo”, che unisce cioè le elaborate pietanze retaggio della corte dei Gonzaga con i sapori semplici e schietti della campagna che abbraccia la città.

Storia, botteghe e trattorie

Il cuore medievale della città è un piacevole succedersi di piazze e strade porticate ricche di locali e negozietti dall’aria rétro, a partire da Piazza Mantegna e Piazza delle Erbe. Affacciata sulla prima troviamo la Chiesa di Sant’Andrea dove tradizione vuole sia custodita la terra con il sangue di Cristo che Longino, il centurione romano che ne trafisse il costato, raccolse ai piedi della Croce e seppellì proprio qui, sotto la futura chiesa. In Piazza delle Erbe si fanno invece notare la Casa del Mercante, dall’insolito stile arabeggiante, il Palazzo della Ragione, per secoli sede dell’amministrazione della giustizia e oggi luogo di mostre ed eventi, e la Torre dell’Orologio, dalla cui cima scattare splendide foto panoramiche. E ancora la Rotonda di San Lorenzo, la chiesa più antica di Mantova, costruita a immagine di quella del Santo Sepolcro di Gerusalemme; un tempo completamente affrescata, nei secoli è stata usata come magazzino e cortile, e oggi affascina con il suo essenziale magnetismo. Nella vicina Via San Longino fate sosta alla storica pasticceria la Tur dal Sucar dove scoprire tra l’altro la torta Greca, antico dolce della comunità ebraica mantovana a base di amaretti e mandorle. Per un aperitivo, invece, l’indirizzo è quello di Caravatti in Via Broletto, dove il vermuth è alla base di una ricetta segreta fin dall’Ottocento. Meno (molto meno!) piacevole la memoria legata al Voltone dell’Arengario nell’adiacente Piazza Broletto, dove gli anelli in ferro ancora appesi sotto l’arco servivano un tempo per le pubbliche torture dei condannati. Per gli appassionati del genere, se così si può dire, nella vicina Via Cavour, la Torre della Gabbia espone ancora su una delle sue pareti la gabbia in ferro dove venivano rinchiusi i malfattori. Per recuperare un po’ di buonumore (restando però in tema), raggiungete Via Giustiziati dove sedere ai tavoli dell’osteria Leoncino Rosso, aperta dal 1818. Quella delle osterie è una tradizione antica a Mantova: pare che già prima del 1630 se ne contassero più di 100. Altri indirizzi golosi da non perdere sono quello di Latartara, in Via Cesare Battisti, deliziosa drogheria lì dal 1934, e della Salumeria Bacchi, dall’invitante vetrina in Via Orefici. Sazi, proseguite il tour in Piazza Sordello, uno dei luoghi simbolo del Festival della Letteratura, che si svolge ogni anno in settembre e che purtroppo quest’anno siterrà per la quasi totalità in luoghi virtuali, sulla quale si affaccia anche il Duomo. Al civico 23, invece, si trova la Casa del Rigoletto, protagonista dell’omonima opera di Verdi. Ultima tappa, il delizioso Teatro Scientifico del Bibiena in Via Accademia: gioiello settecentesco celebre per aver ospitato un giovanissimo Mozart durante la sua prima tournée italiana.

Icone mantovane

Il più illustre cittadino mantovano è il poeta Virgilio, al quale la città ha dedicato una piazza-giardino, affacciata sul Lago di Mezzo. Mantova, infatti, è circondata da tre laghi – Superiore, di Mezzo e Inferiore – lungo le cui sponde è bello passeggiare. Sempre in zona si trova anche Palazzo Ducale, nel quale la famiglia Gonzaga visse e governò dal XIV al XVIII secolo. Elegante complesso che ha mantenuto intatto il suo fascino nei secoli, conta quasi 1000 ambienti e ospita sale e affreschi da far girare la testa, torri, strade, cortili e giardini. Palazzo Ducale include vari edifici di pregio come il Castello di San Giorgio, all’interno del quale è custodita la splendida Camera degli Sposi, interamente dipinta dal Mantegna dal 1465 al 1474, che sembra aprire le porte del tempo e far rivivere la famiglia Gonzaga al gran completo. Dall’altra parte della città si trova un’altra tappa imperdibile, Palazzo Te, edificato così come lo conosciamo nel ’500 per mano di Giulio Romano, il migliore allievo di Raffaello, che progettava “non abitazioni di uomini, ma case degli Dei”. Descrizione che ben si confà a questa “isola di svago e ozio”, fatta di eleganti giardini e sale affrescate: da non perdere, in particolare, quella di Amore e Psiche e quella dei Giganti, con il suo vertiginoso gioco di prospettive.

10 cose da fare a Mantova in un fine settimana

  1. Passeggiare nei Giardini di Belfiore sul Lago Superiore, ammirando le ninfee e i fiori di loto (nella stagione delle fioriture, fino ad agosto)
  2. Godere del panorama più bello della città attraversando il Mincio dal Ponte di San Giorgio
  3. Visitare il Museo «Tazio Nuvolari» dedicato al grande pilota mantovano
  4. Scoprire il curioso Museo dei Vigili del Fuoco
  5. Noleggiare una bicicletta per godere della città e dei suoi dintorni in tutta tranquillità grazie alle tante piste ciclabili
  6. Fare un’escursione nell’area protetta del Parco del Mincio, che si estende tra il Garda e il Po, ancora meglio se in battello
  7. Percorrere la Strada del Riso Mantovano, passando di cascina in cascina per acquistare il tipico Vialone Nano e scoprirne i segreti
  8. Raggiungere il territorio di Viadana per immergersi nel fascino del Parco della Golena del Po
  9. A Marmirolo visitare l’antica tenuta di caccia dei Gonzaga: riserva naturale con al centro un’elegante palazzina cinquecentesca
  10. Fare una gita a San Benedetto Po e visitare l’Abbazia di Polirone

Info utili

In aereo

L’aeroporto più vicino è il «Catullo» di Villafranca di Verona (a circa 33 km da Mantova). www.aeroportoverona.it

In treno

Mantova è raggiungibile da Verona (45 minuti) e da Modena (55 minuti), essendo sulla linea Modena-Verona, e da Milano (2 ore). La stazione dista pochi minuti a piedi dal centro storico.

In auto

Mantova si raggiunge tramite le autostrade A22 Modena-Brennero (uscite di Mantova Nord, a 4 km dal centro, e Mantova Sud, a 11,5 km dal capoluogo), A4 Milano-Venezia (uscite di Desenzano, Sirmione, Peschiera del Garda e Verona Sud), Autostrada del Sole A1 (uscite di Parma e di Reggio Emilia). In bicicletta Mantova è raggiungibile anche tramite percorsi ciclopedonali come la Ciclopista del Sole (Eurovelo 7) e la Ciclovia Tirrenica (Bicitalia 16).

Shopping

Passeggiando sotto il loggiato di Piazza delle Erbe sarà naturale varcare la soglia della Forneria delle Erbe, dalla quale non uscire senza una confezione di sbrisolona. La Casa del Pane (Via Verdi 65) e la pasticceria Antoniazzi (Caffè Borsa in Corso della Libertà 6, o a Bagnolo San Vito) sono altri due indirizzi eccellenti per i dolci della tradizione. Per acquistare, invece, una buona bottiglia di Lambrusco mantovano varrebbe la pena fare un giro delle cantine della zona, come la Bugno Martino di San Benedetto Po.

Dove mangiare

Due cavallini: locale storico e dallo stile un po’ spartano che offre una cucina verace, dai sapori antichi. Prezzo medio: 30 euro Via Salnitro, 5 www.trattoriaduecavallini mantova.it

 

Trattoria Cento Rampini: sotto i portici, un’insegna storica con cucina della tradizione. Prezzo medio: 40 euro Piazza delle Erbe, 11 ristorantecentorampini.com

 

Osteria ai Ranari: indirizzo imperdibile, semplicità e tradizione. Praticamente d’obbligo ordinare il fritto di rane. Prezzo medio: 30 euro Via Trieste, 11 www.ranari.it

Dove dormire

Corte Mainolda Sole: quattro camere in una cascina che vanta 500 anni di storia, nel contesto di un’azienda agricola. Doppia da 85 euro Via Mainolda, 1 – Sarginesco di Castellucchio www.agriturismo cortemainolda.com

 

Villa Cittadella: a un passo dal Lago Superiore, dimora d’epoca dalla calda atmosfera. Doppia da 55 euro Via Santa Maria Nuova, 4 www.villacittadella.com

 

Cascina Sguazzarina: agriturismo all’interno di una tenuta di 17 ettari, dove immergersi nella cultura contadina mantovana. Doppia con colazione: 56 euro Strada Baldese, 12/A – Castel Goffredo www.cascinasguazzarina